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Settembre 17, 2024, martedì

Gianna Fratta, chi è la moglie direttrice d’orchestra di Piero Pelù

Piero Pelù si esibirà stasera in qualità di ospite alla prima serata del Festival di Sanremo, dopo la sua prima partecipazione nel 2020 con la celebre Gigante. In questa occasione, il rocker aveva dichiarato l’idea di essere diretto dalla moglie Gianna Fratta, ma di averci poi ripensato “per evitare un momento alla Al Bano e Romina”. Ma chi è la moglie del cantante? Scopriamolo in questo articolo!

Gianna Fratta, non solo la moglie di Piero Pelù: «Dirigo orchestre in tutto il mondo ma con lui fui estenuante»

photo credits: DiLei
© DiLei

Gianna Fratta nasce a Erba il 22 agosto 1973 e fin dalle superiori si dedica allo studio della musica, completando gli studi in pianoforte, composizione e direzione con il massimo dei voti. Oltre a questi traguardi, completati e arricchiti da ulteriori diplomi e corsi di formazione, è laureata anche in giurisprudenza con 110 e lode. Una vera e propria perfezionista in tutto ciò che fa!

La carriera come direttrice d’orchestra è iniziata dopo i 25 anni e l’ha portata in giro per il mondo dirigendo le orchestre più prestigiose, spesso essendo la prima donna a ricoprire tale incarico. Di lei il Maestro Yuri Ahronovich ha scritto “Non ho mai conosciuto un direttore così giovane e già così dotato di braccia e di cuore”.

Oltre alla carriera di direttrice d’orchestra e pianista, è anche titolare di cattedra di elementi di composizione al Conservatorio Umberto Giordano di Foggia e visiting professor di pianoforte e Opera Workshop alla Sungshin University di Seoul.

Il 7 marzo 2009 ha ricevuto dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il titolo di Cavaliere della Repubblicaper essere una brillante e promettente giovane direttore d’orchestra a livello internazionale e per il talento dimostrato come pianista, che le ha fatto conseguire numerosi e prestigiosi premi”.

Gianna Fratta e l’impegno sociale

Una carriera ricca di soddisfazioni quella di Gianna Fratta, che proprio per questo ci tiene a essere chiamata direttrice, declinato al femminile. La donna infatti è anche impegnata in diverse battaglie sociali (di cui non fa mistero sui propri profili social) volte a eliminare il divario di genere; proprio per questo ha criticato la scelta della collega Beatrice Venezi di essere chiamata “direttore d’orchestra”.

A Sanremo c’è stato un salto indietro di 50 anni per tutte le donne e gli uomini di questo paese e uno schiaffo in faccia alle tante che si sono battute e ancora si battono per la parità. Il cambiamento parte da noi: dalle direttrici e maestre d’orchestra che sanno di esserlo! Ecco come distruggere in un secondo, davanti a milioni di italiani, il cammino lungo e spesso tortuoso di migliaia di donne. Ecco come inanellare in una sola frase parole, perché di concetti non mi pare opportuno parlare, in grado di ignorare contemporaneamente grammatica, lingua, processi, percorsi di decenni. […] Grazie alle mie lotte di direttrice d’orchestra e alle lotte di tutte quelle prima di me, la signora di ieri può stare su un podio; cosa impensabile fino a qualche decennio fa. […] Ancora esistono avvocate, direttrici d’orchestra, ministre che rivendicano il cosiddetto “maschile professionale”, retaggio di una sottocultura che degrada il femminile. Non è che siamo più autorevoli, credibili, competenti se ci facciamo chiamare col maschile, siamo solo meno consapevoli, dunque più insicure. Strano, poi, che più il lavoro è figo, altolocato, più numerose sono le donne dei no, scusi, preferisco ministro, prego mi chiami ingegnere, per cortesia, direttore, per carità, avvocato. Il femminile di direttore c’è e può e deve usarsi.

Gianna Fratta al sito Foggiacittàaperta

E non le manda certo a dire agli altri colleghi: recentemente ha infatti criticato Uto Ughi, “colpevole” di aver criticato i Maneskin in merito alla qualità della loro musica. Gianna Fratta ha mostrato una modernità che spesso non si associa alla musica classica, colpevole spesso di essere troppo tradizionale e tradizionalista, e ha dichiarato che anche la musica rock, se ben eseguita, può essere considerata arte al pari di altri generi musicali più convenzionalmente “elevati”.

Insieme al marito inoltre si impegna attivamente nella tutela della salvaguardia ambientale, specialmente delle spiagge: spesso infatti si recano sulle coste di tutta Italia, da soli o partecipando a iniziative locali, per ripulirle dai rifiuti lasciati dai bagnanti.

Gianna Fratta: «Piero Pelù mi chiese di sposarlo perché era estenuato»

Riguardo il corteggiamento e il matrimonio con Piero Pelù, la direttrice d’orchestra afferma di essere stata davvero estenuante, tanto da aver messo l’uomo di fronte a un vero e proprio ultimatum. Secondo Gianna Fratta, infatti, il rocker non mostrava l’impegno che lei desiderava in una relazione, e non ha dunque perso tempo a lasciarlo. E se è vero che in amore vince chi fugge, la storia dei due musicisti ne è la dimostrazione: il rocker più desiderato d’Italia è infatti incredibilmente tornato dalla donna con la coda tra le gambe a chiedere perdono, e Gianna Fratta non si è fatta scappare l’occasione. «Mi ami? Allora sposami». E Piero Pelù, contravvenendo a quanto cantava in Gioconda, ha messo l’anello al dito della direttrice d’orchestra il 14 settembre 2019.

Chiara Cozzi

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