Venerdì 13 Agosto. Si è spento oggi Gino Strada, il fondatore di Emergency aveva 73 anni ed era malato di cuore. La notizia giunge dai famigliari del medico che si trovava in Normandia, ed è stata confermata dall’ANSA. “Nessuno se l’aspettava”, ha riferito la presidente della Ong Rossella Miccio all’agenzia Adnkronos. “Siamo frastornati e addolorati. È una perdita enorme per il mondo intero. Ha fatto di tutto per rendere migliore il mondo. Ci mancherà tantissimo”.
“Non chiamatemi pacifista, nel mondo umanitario c’è molto dilettantismo“
Aveva detto al Corriere due anni fa in un’intervista.
La sua vita
Nato a Sesto San Giovanni (Milano) nel 1948. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università Statale di Milano nel 1978, all’età di trent’anni, si specializza in Chirurgia d’Urgenza. Viene assunto dall’ospedale di Rho facendo pratica nel campo del trapianto di cuore fino al 1988, quando si indirizza verso la chirurgia traumatologica e la cura delle vittime di guerra. Negli anni Ottanta si trasferisce per 4 anni negli Stati Uniti dove frequenta le Università di Stanford e Pitssburgh. Si muove in Inghilterra e successivamente in Sud Africa per un periodo di formazione presso l’ospedale di Harefield e quello di Città del Capo. Decide quindi di mettere in pratica le competenze di chirurgia d’urgenza. Diventa Chirurgo di guerra per il Comitato Internazionale della Croce rossa e lavora in scenari come l’Afghanistan, Etiopia, Thailandia, Perù, Somalia.
Il medico e filantropo decide quindi di fondare l’Ong nel 1994 insieme alla moglie Teresa Sarti, venuta a mancare nel 2009. Nel 2014 il sindaco di Palermo Leoluca Orlando gli aveva conferito la cittadinanza onoraria.
Emergency, un’associazione umanitaria internazionale per la riabilitazione delle vittime della guerra e delle mine antiuomo che, dalla sua fondazione ad oggi, ha fornito assistenza gratuita a oltre 6 milioni di pazienti in 18 paesi nel mondo. La ONG promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani.
Gino Strada, la lotta per rendere migliore il mondo
“Da ragazzo ero certo che diventando adulto il mondo sarebbe stato migliore, ero un illuso“
Il medico aveva pubblicato proprio questa mattina un articolo a sua firma per La Stampa che conteneva sviluppi sulla situazione in Afghanistan. In questo paese Gino Strada era rimasto dal 1998 per 7 anni, operando migliaia di vittime di guerra e contribuendo ad avviare altri importanti progetti nel Paese. Fino alla fine la lotta di Gino Strada è stata in virtù della vocazione di una vita intera: aiutare i più deboli nel tentativo di rendere il mondo un posto più giusto.
Arianna Panieri
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