Maria Francesca Antonini è la moglie di Giorgio Tirabassi, accanto all’attore da quasi trent’anni e madre dei suoi figli Filippo e Nina. La coppia è molto riservata e ha sempre vissuto la relazione lontano dai riflettori, per questo di lei si sa poco e niente.

Ballerina ed esperta d’arte, Maria Francesca Antonini è legata a Giorgio da moltissimi anni. In una lunga intervista a Vieni da Me, l’attore aveva raccontato il primo incontro con la moglie. “Ho conosciuto mia moglie perché ballava con una compagnia di danza contemporanea e parallelamente lavorava anche in una galleria d’arte – aveva svelato alla Balivo -. Dopo poco tempo che ci siamo fidanzati, lei ha avuto un incidente e si è rotta un legamento, quindi ha dovuto saltare una tournée e poi, nel frattempo, è nato nostro figlio e poi ne abbiamo avuto un altro”.

La coppia si è sposata nel 2012 dopo aver vissuto un periodo difficile segnato da una profonda crisi. Lo stesso Tirabassi aveva confessato di essersi allontanato da Maria Francesca Antonini per qualche tempo prima di tornare fra le sue braccia.

“Abbiamo fatto due figli, in trentuno anni insieme – aveva detto alla Balivo -. Abbiamo avuto anche la crisi del settimo anno, quella da manuale, dove ci siamo separati per cinque o sei mesi. Separati con le crisi e con tutte le cose del caso. Tutto difficile, c’era già il primo figlio, poi alla fine ci siamo cercati perché avevamo vissuto un momento critico nella crescita di ognuno. Pensavo che stare con lei era la strada giusta, ho una intesa ancora adesso che è importante”.

Giorgio Tirabassi e Maria Francesca Antonini hanno due figli. Nina ha 23 anni e studia a Tolosa all’Università di arte, lettere e lingue, scienze umani e sociali, mentre Filippo ha 25 anni e sogna di diventare un attore.

In una intervista rilasciata tempo fa a “Famiglia Cristiana”, Giorgio Tirabassi ha dichiarato di avere sempre fatto scelte lavorative che non andassero in contrasto con sua moglie Francesca Antonini e, più in generale, con la sua famiglia: “Ho fatto sempre scelte in funzione della mia famiglia. – ha ammesso l’attore – Sono stato anche fortunato perché ho avuto la possibilità di lavorare, quasi sempre, a Roma. Non mi è mai successo di stare quattro mesi a Sofia o a New York. Sette o otto mesi sì, ma a Cinecittà… quindi a casa.” ha concluso