MMI Today oggi celebra la Giornata Mondiale dei Diritti dei Bambini e ricorda molti altri eventi
In tutto il mondo il 20 novembre è un giorno da ricordare. Si tratta infatti della data dedicata alla riflessione sui diritti dei bambini.
Dei diritti fondamentali che sono misura di civiltà di ogni Paese e la cui tutela è garanzia di un futuro.
La Giornata nasce il 20 novembre del 1959 quando viene approvata la Dichiarazione dei diritti del fanciullo, la base di molte delle leggi a tutela dei bambini.

I principi fondamentali del documento sono guidati dall’idea di dare un’uguale tutela a tutti i bambini, senza distinzioni di etnica, colore, sesso, religione o qualunque altro principio discriminante.
L’idea è quella che tutti i bambini debbano avere un nome e una nazionalità fin dalla nascita e crescere sano fisicamente e intellettualmente.
Tra i diritti dei bambini sono contemplati quello a ricevere cura e affetto, a ricevere un’istruzione e alla libertà.
Si tratta di principi che potremmo finire per dare per scontati, eppure anche nella cronaca recente si sono viste situazioni controverse, quando non scandali.
Per garantire i diritti dei bambini in ogni situazione, l’ONU ha istituito un’agenzia, l’Unicef, in prima linea contro la povertà ed ogni forma di abuso.
Uno dei fronti più impegnativi su cui si trova l’Unicef attualmente è quello reale della guerra in Siria, dove la strategia dei combattenti e delle forze politiche in campo sembra non avere alcuna sensibilità al tema.
Il 20 novembre nella storia
Prima di diventare un giorno di diritti, il 20 novembre era già noto alla storia. Nel 284 infatti, le legioni di stanza in Persia acclamano imperatore un ambizioso militare greco: Flavio Diocle, poi noto come Diocleziano.
L’imperatore eliminerà senza alcuno scrupolo i suoi rivali e farà un disperato tentativo di salvare il decadente Impero Romano con una tetrarchia. Sarà anche noto come l’ultimo persecutore dei cristiani.
Tornando al mondo dei diritti, nel 1492 Ercole I d’Este decide di accogliere a Ferrara alcuni degli ebrei espulsi dal Regno di Spagna quell’anno. Un gesto di rara umanità in un’epoca che raramente ne vedeva.
Nel 1789 il New Jearsey diventa il primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d’America.

Facendo un salto fino al 1820 troviamo poi un evento apparentemente piccolo: l’assalto di una balena alla nave Essex. L’episodio avrà grandi ripercussioni, poiché ispirerà in uno dei marinai, Herman Melville, il romanzo Moby Dick.
Balzando di un secolo, è il 20 novembre 1910 quando il politico messicano Francisco Madero denuncia pubblicamente i misfatti del presidente Porfirio Diaz, dando inizio alla rivoluzione messicana.
Nel 1945 anche un altro regime affronta le conseguenze delle proprie azioni: comincia infatti il Processo di Norimberga contro i nazisti.
Arriva alla sua fine il 20 novembre 1962 la Crisi dei Missili di Cuba, che aveva portato il mondo sull’orlo di una guerra nucleare. E’ infatti in questa data che J.F. Kennedy ordina la fine del blocco navale.
Esattamente quarantaquattro anni fa moriva Francisco Franco, dittatore spagnolo, che lasciava il potere al capo provvisorio Juan Carlos di Borbone. La sua morte dà inizio al ritorno alla democrazia in Spagna.

Saltando al 1989, l’ONU approva la Convenzione dei Diritti dell’Infanzia, integrazione alla carta precedente. Nello stesso giorno inizia la Rivoluzione del Velluto, che porta la Cecoslovacchia ad un nuovo corso democratico.
Nel 2003 infine, ironicamente in questo giorno, Michael Jackson viene arrestato per abusi sessuali su un minorenne.
Compleanni e Ricordi
Facciamo gli auguri di buon compleanno allo scrittore Enrico Brizzi e all’attrice Angela Finocchiaro.

I due VIP dividono la data di nascita con due grandi del passato, Robert Kennedy, fratello del famoso presidente americano e l’astronomo Edwin Hubble che oggi dà il nome ad un importante telescopio.
Tra coloro che invece morivano il 20 novembre troviamo tantissimi scrittori, filosofi e artisti, a partire da Bendetto Croce, ma anche il pittore Giorgio De Chirico, gli scrittori Lev Tolstoj, Ennio Flaiano e Leonardo Sciascia e il regista Robert Altman.
Luca Raiti