Tre venerdì bastano. E tre ragazze, nell’esplosione della femminilità, cercano di trovare se stesse. Due sperimentano l’amore, mentre la terza va alla ricerca di qualcosa che non ha mai provato prima: il piacere. Sembrerà immaturità: è solo giovinezza. “Girl Girl Girl“, un film finlandese, dal 27 Aprile 2023 nei cinema.
Girl Girl Girl, come girato da un’adolescente
Tutto ciò che serve a capovolgere i mondi di tre ragazze Mimmi, Emma e Rönkkö (rispettivamente Aamu Milonoff, Eleonoora Kauhanen, Linnea Leino), si concentra in tre venerdì consecutivi. Con la regia al femminile di Alli Haapasalo al suo terzo film, e la sceneggiatura di Ilona Ahti e Daniela Hakulinen, “Girl Girl Girl“, è stato presentato in anteprima al “Sundance Film Festival” del 2022. Dove ha vinto il Premio del Pubblico nella “World Dramatic Competition“. Mimmi e Rönkkö sono migliori amiche, diverse tra loro. La prima tende a isolarsi, l’altra è più espansiva, tra movimentati ‘acchiappi’. Entrambe alla ricerca di vite avventurose, di esperienze e passione. Emma, invece, ha dedicato tutta la sua vita al pattinaggio artistico, proiettata verso il successo. Fin quando le giovani s’incontrano.
Il mondo adolescenziale viene esplorato, con un linguaggio accattivante. In cui soltanto un giovane sa districarsi e intuire i meccanismi. Affascinato, a volte inorridito, e fuori posto, rimarrà il pubblico maturo. “It takes two to mango” (Ci vogliono due persone per il mango), è ‘l’ambiguo’ nome di un frullato: dopo la scuola le due amiche lavorano in un chiosco servendo frullati. Dove si scambiano confidenze sulle reciproche aspettative riguardo amore e sesso. Tra incomprensibili accostamenti di sperma e tazze con i Moomin. Le indomite ragazze sono tutte prese da una ricerca: dal triplo Lutz (il salto nel pattinaggio), all’innamoramento e alla lussuria. O al piacere sessuale come indispensabile necessità. Una spasmodica e frenetica irrequietezza, che si traduce, forse, nella ricerca della felicità.
Girl senza pregiudizio
Non manca l’amore saffico. Emma e Mimmi iniziano una relazione. E il copione del film è disinibito: le ragazze sono sempre alla ricerca di “caz..i nuovi”, e posti “dove-cavolo-si-fa-sesso-in-questa-città?”. Dietro la macchina da presa pare nascondersi un’altrettanto giovinetta. Capace di intuire il tacco giusto da indossare, l’arco perfetto da disegnare sulle sopracciglia. Ma la regista Alli Haapasalo ha 45 anni, e il titolo originale finlandese del film “Tytöt tytöt tytöt“, altro non è che una frase usata in tono paternalistico verso le ragazze. “Girl Girl Girl“, 100 minuti, nei cinema in versione originale con sottotitoli. Vietato ai maggiori di 30 anni..
Federica De Candia
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