Gisella Blanco e la “Melodia di porte che cigolano”

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Di Redazione Metropolitan

Gisella Blanco firma la raccolta di poesie Melodia di porte che cigolano, pubblicata da No EAP Eretica Edizioni.

La poesia come cura dell’anima, di Gisella Blanco

Questa raccolta di poesie arriva dopo anni cui Gisella Blanco, l’autrice, ha evitato di esporsi al pubblico di lettori, limitandosi alla scrittura come strumento personale.

Poesia che, come ogni medicina efficace, provoca dolore prima di trasformare l’individuo e riportarlo alla naturale vita. 

Pensieri scomodi, solo pensieri scomodi. Accomodatevi. 

È con questo Esordio che inizia la raccolta e, a pensarci bene, non è una sorpresa il fatto che, prima di arriva alla consapevolezza piena del mondo e di cicche ci circonda, la coscienza ci lascia affogare un po’ nel privato dolore interiore. È da lì che ci diamo la spinta per risorgere come fenici in festa.

Gisella Blanco è nata nel 1984, nell’assolato luglio palermitano. Sin da piccola si diletta nella scrittura e, a meno di dieci anni, prova a redigere la Carta dei diritti dei bambini. Quello che la guidava era un innato senso di giustizia, forse ereditato dai genitori avvocati.

Seguendo questo stesso desiderio, alla fine delle superiori si iscriverà nella facoltà di Legge, a Palermo, ma la poesia non la abbandonerà mai. Una fedele amica dei giorni a venire.

Nel 2009 si trasferisce a Roma, dove continua il suo percorso di studi e di vita.

La poesia

Le sue, sono poesie d’amore? In parte, non del tutto. Quello che le interessa è usare la poesie per provocare… rabbia, dolore, fragilità, emozioni…

Leggerle, è stato come distendersi sul mare, come una stella marina rimasta a galla, per lasciarsi cullare dalla corrente e accarezzare dal sole.

Gisella Blanco, Melodie di porte che cigolano. Illustrazione.
Gisella Blanco, Melodie di porte che cigolano. Illustrazione.

A completare l’opera, troviamo le illustrazioni del grafico Francesco Mitelli, nate dall’idea della stessa autrice. Gisella Blanco dice:

Alcune poesie sono concentrate sul tema della morte e del lutto, argomenti a me particolarmente cari, molto interiorizzati e che sono fonte continua di dolore e di ispirazione, con il desiderio di scardinare la tendenza attuale a non parlarne, a fare finta che non esistano o, al più, ad elaborarli in maniera del tutto individuale e solitaria, decurtandoli di quel carattere di necessaria condivisione che li rende umanamente accettabili.

Una raccolta consigliata a chi di poesia non ne ha mai abbastanza, perché siamo circondati dalla bellezza e dalla vita, e la poesia ce lo ricorda costantemente. 

Metropolitan Magazine

Serena Votano