Gli attacchi aerei israeliani sul centro di Beirut di giovedì hanno incendiato due quartieri, ucciso 22 persone e ne hanno ferite decine, ha affermato il ministero della Salute libanese, oltre ad aver ulteriormente inasprito il sanguinoso conflitto tra Israele e i militanti di Hezbollah sostenuti dall’Iran in Libano.
Il raid aereo sul centro di Beirut, il più mortale in oltre un anno di guerra, apparentemente ha preso di mira due edifici residenziali in quartieri separati contemporaneamente, secondo un fotografo dell’AP presente sulla scena. Ha abbattuto un condominio e spazzato via i piani inferiori dell’altro.
L’esercito israeliano ha affermato di stare esaminando gli attacchi segnalati. Gli attacchi aerei israeliani sono stati molto più comuni nei sobborghi meridionali di Beirut, dove Hezbollah basa molte delle sue operazioni.
Dopo gli attacchi, la TV Al Manar di Hezbollah ha riferito che un tentativo di uccidere Wafiq Safa, un alto funzionario della sicurezza del gruppo, era fallito. Ha affermato che Safa non era all’interno di nessuno degli edifici presi di mira.
L’attacco è avvenuto lo stesso giorno in cui le forze israeliane hanno aperto il fuoco sulle forze di peacekeeping delle Nazioni Unite nel Libano meridionale, ferendone due, suscitando una condanna diffusa e spingendo il Ministero della Difesa italiano a convocare l’ambasciatore israeliano per protesta.
Gli attacchi israeliani hanno colpito il centro di Beirut
Testimoni hanno riferito di un gran numero di ambulanze e persone radunate tra le macerie di due siti di Beirut colpiti, nel quartiere Ras al-Nabaa e nella zona di Burj Abi Haidar.
Il Ministero della Salute libanese ha dichiarato che 22 persone sono state uccise e altre 117 sono rimaste ferite, senza fornire dettagli sulle loro identità. I recenti attacchi aerei israeliani nei quartieri adiacenti a Beirut, in particolare nei sobborghi meridionali densamente popolati, hanno ucciso il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, e altri comandanti di alto rango.
L’8 ottobre 2023 Hezbollah ha iniziato a lanciare razzi verso Israele a sostegno di Hamas e dei palestinesi, provocando attacchi aerei israeliani per rappresaglia.
I caschi blu delle Nazioni Unite coinvolti nell’intensificarsi degli scontri in Libano
La missione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite in Libano, nota come UNIFIL, ha affermato in una nota che il suo quartier generale e le sue posizioni “sono stati ripetutamente colpiti” dalle forze israeliane.
Ha detto che un carro armato israeliano ha sparato “direttamente” su una torre di osservazione presso il quartier generale della forza nella città di Naqoura, in Libano, e che i soldati hanno attaccato un bunker vicino a dove si erano rifugiati i peacekeeper, danneggiando veicoli e un sistema di comunicazione. Ha detto che un drone israeliano è stato visto volare verso l’ingresso del bunker.
I due militari dell’UNIFIL feriti negli attacchi e ricoverati in ospedale sono indonesiani, ha affermato il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani.
L’esercito israeliano ha ammesso giovedì di aver aperto il fuoco contro una base ONU nel Libano meridionale e ha affermato di aver ordinato alle forze di peacekeeping di “rimanere in spazi protetti”.