Su 1300 alunni del Liceo Scientifico “Savarino” di Partinico, in provincia di Palermo, ben 797 studenti (il 73%) hanno espresso il loro dissenso all’intitolazione della scuola a Peppino Impastato: ecco cosa sappiamo fino a ora e come funziona l’iter.

No degli studenti alla scuola dedicata a Peppino Impastato, ritenuto divisivo

Questo perché, secondo gli studenti, sarebbe una figura “divisiva” per la sua connotazione ideologica. Secondo la maggioranza degli studenti, Peppino Impastato sarebbe un personaggio “divisivo” a causa della sua appartenenza politica. La sua figura, associata alla sinistra extraparlamentare, potrebbe generare disaccordo e non rappresentare un ideale unificante per l’intera scuola: questo quanto detto da tutti i giornali negli scorsi giorni.

Gli studenti avrebbero invece contestato il metodo utilizzato per giungere all’intitolazione. L’iter, che è durato più di due anni, non ha previsto nessun coinvolgimento diretto e democratico degli studenti, che si sono sentiti quindi esclusi dalla scelta. Giovanni Impastato, fratello di Peppino, aveva però espresso delusione per la posizione assunta dagli studenti. Sottolineando come Peppino sia un personaggio amatissimo dai ragazzi, oltre che un esempio di coraggio e impegno contro la mafia.

Una fake news?

In realtà, gli studenti potrebbero non aver mai espresso questi pareri nei confronti della decisione. I titoli gridano a gran voce che “Non sarà intitolato a Peppino Impastato il Liceo di Partinico. No degli studenti”. Il sondaggio fatto agli studenti parlava infatti prima a Rai Uno che il 93% di essi erano contrari al cambio d’intitolazione. Successivamente tale percentuale veniva ridotta, passando al 73% su Rai Tre e Canale Cinque. E non solo non ci sono stati particolari ostilità da parte degli studenti, ma non risulta in alcun posto che il Liceo non sarà più intitolato. Anzi, al momento, l’intitolazione è arrivata al suo momento finale, ovvero al nullaosta della Prefettura. Che chiederà al Comune se ci siano motivi di ordine pubblico (questo quanto espresso da Antimafiaduemila).

L’iter si era scontrato con le riserve del sindaco di Partinico, Pietro Rao. Che è alla guida di un’amministrazione sostenuta da Forza Italia e dalla Dc di Totò Cuffaro. Salvo Vitale aveva così affermato che “la delibera con il parere favorevole delle tre Commissarie che amministravano il Comune, sciolto per infiltrazioni mafiose, è rimasta sei mesi nei cassetti del Comune stesso. Poi è rimasta per qualche tempo bloccata presso l’Ufficio Scolastico Regionale che ha irritualmente chiesto una nuova votazione alla Giunta e al Consiglio d’Istituto”.

La risposta della Cgil

“Basta con le polemiche, si rispetti la procedura. I ragazzi non sono mafiosi, a scuola praticano la legalità ogni giorno. Impastato non è divisivo. E il consiglio d’istituto si è già espresso. Attendiamo adesso che gli uffici competenti completino l’iter per l’intitolazione”. Così il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e il segretario generale Flc Cgil Palermo Fabio Cirino che chiedono di mettere fine alle polemiche sull’intitolazione del liceo di Partinico a Peppino Impastato.

“In consiglio d’istituto hanno votato per due volte anche i rappresentanti degli studenti. La procedura è completa. A questo punto, anche se ci sono state interferenze, la proposta è già approvata. Stop alle polemiche, dunque, per questa intitolazione. Prendiamo atto che si è svolto un sondaggio ma un referendum abrogativo non rientra nelle procedure. Chi si voleva esprimere negativamente in consiglio d’istituto, l’organo deputato, l’ha fatto, visto che ci sono stati anche voti contrari e astensioni. Aspettiamo il decreto dell’ufficio scolastico provinciale che completi l’iter procedurale rispettando la votazione del consiglio d’istituto”.

Marianna Soru

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