GP Austria, le giustificazioni della Ferrari: adesso una grande gara

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Le qualifiche del GP Austria hanno prodotto le giustificazioni della Ferrari. Il team di Maranello, dopo essere stato sbattuto fuori dalla sessione delle Q3 per mano di vetture meno sponsorizzate (vedi Williams), ha trovato motivazioni valide per spiegare una debacle che ha del clamoroso. Nel paddock, però, serpeggia la voce di una strategia studiata nei dettagli e le dichiarazioni dei protagonisti hanno ben presto ufficializzato le voci di corridoio: rischiare nelle qualifiche per agevolare le prestazioni durante la gara. Sarà una scelta davvero vincente? In caso negativo, il pasticcio sarebbe sportivo e, soprattutto, mediatico.

Le scuse velate dalla scuderia di Maranello

Ovviamente non possiamo dirci soddisfatti di non essere riusciti a portare nessun pilota in Q3 – ha spiegato il racing director Laurent Mekies -. Ma mai come oggi il risultato delle qualifiche va letto in funzione della gara. Infatti, con questi piazzamenti avremo la possibilità di scegliere il tipo di pneumatici con cui partire, il che dovrebbe dimostrarsi un vantaggio rispetto a chi davanti a noi in griglia dovrà partire sulle Soft. Proprio in base a questo ragionamento abbiamo scelto di provare a passare il taglio di Q2 con le Medium, un obiettivo mancato per un soffio al termine di una sessione in cui nove piloti sono stati racchiusi in meno di due decimi con molti di loro che utilizzavano la mescola più morbida“.

Ci aspettavamo più o meno di non entrare in Q3 – ha confessato Charles Leclerc -. Devo dire che uscire dietro una Williams, anche lei con le medie, è un po’ meno previsto. Non vi nascondo che sono sorpreso dal vedere la Williams di George Russell davanti a noi oggi, anche considerando che si sono qualificati con le medie. Non è stato un giro perfetto da parte mia. Se vedete i tempi di Carlos e quelli miei eravamo molto vicini. Certamente avrei potuto fare meglio qua e là, e lui lo stesso, ma eravamo al limite e questo era possibile fare oggi. Partire con le soft sarebbe stato particolarmente difficile per noi e siamo felici di non doverlo fare, speriamo di poter trarre vantaggio da questa strategia“.

Il passo gara c’è, quello è sicuro. Noi vogliamo vedere come possiamo finire domani davanti a tutti quelli che partono con la soft. Finire davanti a Norris, che parte con la media, sarà praticamente impossibile – ha detto Carlos Sainz -. Anche Russell ha la media. Lui è stata la sorpresa più grossa, ma il motore Mercedes qui spinge, non è che sulla Williams non va. La Williams di quest’anno va velocissima sul dritto. La scorsa settimana George mi ha battuto in qualifica, si sapeva che la Williams potesse andare bene. Speriamo di finire dietro Lando con tutte e due le macchine, così prendiamo ancora punti“.

GP Austria, le giustificazioni della Ferrari saranno accettate in un unico caso: dopo una grande gara

Una brutta figura non può (quasi) mai diventare una strategia vincente. Ma le eccezioni, ovviamente, esistono. Tutti i tifosi della Ferrari attendono delle risposte concrete nel Gran Premio d’Austria che avrà inizio tra qualche ora. Dopo una prestazione oscena in Q2 che ha escluso entrambe le vetture in rosso dall’ultimo step della Q3, il passo gara della scuderia di Maranello dovrà essere eccellente per due, importanti, motivazioni: certificare la bontà della scelta fatta nelle qualifiche di ieri e rimontare più posizioni possibili. Partire dall’undicesima e dodicesima piazzola, però, non è certo il massimo. Dopo le giustificazioni, il popolo rosso attende fatti concreti.

Seguici su Metropolitan Magazine

Photo Credit: Scuderia Ferrari Twitter Official Account