Gatsby credeva nella luce verde

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Di Redazione Metropolitan

Il grande Gatsby, uno dei grandi romanzi americani del ‘900, è il romanzo del sogno americano scritto da Francis Scott Fitzgerald.

Gatsby, la storia degli anni Venti

Il Grande Gatsby, FS Fitzgerald. Photo: Web.
Il grande Gatsby, FS Fitzgerald. Photo: Web.

Nick Carraway, il narratore, si è da poco trasferito nel West Egg, località fittizia dalle parti di Long Island, e il suo vicino di casa è il misterioso Jay Gatsby.

Un uomo di cui non si conosce il passato, o meglio tutti conoscono diversi passati, quello che possiamo dire con certezza è che è un uomo che si è fatto da solo.

Proprietario di una villa in cui ogni sera viene data una festa e ci si lascia andare al lusso sfrenato delle feste sfarzose. In realtà, Jay ha un carattere schivo, a lui le feste non interessano affatto. L’unica cosa che conta è ritrovare una donna. 

Daisy, il suo amore di quando era un ragazzo, conosciuto prima di partire per la guerra. Non è chiaro il perché di tutte quelle feste, ma fa pensare a uno dei tanti tentativi per rincontrare lei, Daisy. La ragazza che, ormai, è sposata e ha una figlia.

Già, si era sposata con Tom Buchanan ma il loro non è esattamente un matrimonio felice.

Nick Carraway cerca di ricostruire il passato e il presente di Jay Gatsby, un narratore non giudicante, che, al contempo, descrive la società euforica e quella generazione perduta, prima del crollo bancario.

E quell’amore per Daisy, in fondo, era solo un’illusione, un sogno lontano e una nostalgia del passato, un’idea. Una luce verde di un ricordo sbiadito e lasciato alle spalle, che non tornerà più. 

Gatsby aveva dimenticato che la luce verde era davanti a sé.

Indimenticabile, la trasposizione cinematografica realizzata nel 2013, diretto da Baz Luhrmann ed interpretato da Leonardo DiCaprio.

Gatsby credeva nella luce verde, nel futuro orgasmico che anno dopo anno si ritrae davanti a noi. In quel momento ci è sfuggito, ma che importa – domani correremo più veloci, stendendo le braccia più in là… e un bel mattino… E così continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza tregua nel passato.

Ci sono penne che accarezzano la carta oppure semplicemente la macchiano. Ma la penna di FS Fitzgerald è particolare, ebbene la sua squarta in due il foglio fino ad arrivare dentro il lettore. Una precisione chirurgica. È il potere di uno scrittore, bello e dannato. Ma questa è un’altra storia…

Serena Votano