«Chi bello vuole apparire, molto deve soffrire», recita un noto proverbio ma, a quanto pare, l’antico adagio è stato smentito, almeno per quanto riguarda l’outfit giusto da sfoggiare…al banco surgelati. Avete presente i granny trolley? Quei comodi carrellini in tela corredati di rotelle utilizzati dagli anziani per andare al supermercato, proprio loro. Oggetti semplici, ma utilissimi per salvare schiena e braccia da carichi troppo pesanti, specialmente quando si è un po’ avanti con gli anni. L’inconfondibile rumore delle casse d’acqua issate su questi trabiccoli e trasportate per le vie cittadine è parte del nostro folklore, ma di certo non si è mai parlato di moda. Fino ad ora.
Sembra, infatti, che la Gen Z abbia detto “sì” alla comodità e l’abbia resa stilosa. Il Daily Mail lo aveva preannunciato lo scorso aprile, e ora la profezia è diventata realtà; i giovanissimi amano questi accessori e li hanno resi un trend in continua ascesa. Colorati, stravaganti, o simili a quelli dei loro nonnini; ce n’è per tutti i gusti e, da strumento pratico ma poco bello da vedere, il granny trolley è diventato un vero e proprio must have.
Granny trolley: quando i nonni fanno tendenza
In principio, fu Karl Lagerfeld. Esattamente dieci anni fa, il granny trolley irrompeva con la sua traballante imponenza nella collezione autunno/inverno 2014 di Chanel. Certo, si trattava di un modello marchiato double C, nero, matelassé, e lo sfondo era il Grand Palais di Parigi adibito, per l’occasione, a supermarket; la sostanza, però, resta immutata. Nel 2024, a un decennio di distanza, la borsa in tela è tornata in passerella grazie a Marine Serre. Dall’haute couture al prêt-à-porter, si sa, il passo è sempre breve, e abbiamo assistito, nell’ultimo periodo, a un fenomeno in tendenza sui social, specialmente TikTok, che prende il nome di #grandmacore e #grandpacore. La moda ha riscoperto i gilet all’uncinetto, il doppiopetto, i mocassini, i foulard e gli occhiali dalle montature spesse. Capi che, fino a poco tempo fa, erano destinati ai più maturi.
Lo stile classico, quasi “vetusto” sta spopolando tra gli utenti e gli influencer, che sfoggiano look “over 65”, condizionando le scelte dei loro followers. In questa riscoperta del passato, il granny trolley va ad inserirsi alla perfezione. A detta di Beth Pettet, responsabile del grande magazzino londinese John Lewis, «negli ultimi sei mesi le vendite dei carrelli per la spesa sono aumentate dell’80% rispetto al 2023 spingendo i rivenditori ad estendere le proposte più stylish». In effetti, diversi brand hanno proposto la loro versione dell’intramontabile carrellino, dallo shopping trolley see-through in PVC di Perigot all’ergonomico Black Palette di Pylones, dalle sfumature cyberpunk.
Una moda tutta “green”
Leopardato, multicolor o essenziale; l’importante, però, è che il materiale sia riciclato o che, quantomeno, non impatti sull’ambiente. Al di là del fascino retrò, infatti, il vero potere del granny trolley è la sua eco-sostenibilità. Le buste in plastica monouso sono inquinanti e dannose per la natura e, da tempo, si sta agendo per ridurne l’utilizzo, con l’augurio che, prima o poi, scompaiano del tutto. La tote bag in tela è una valida opzione per sostituirle, idem il carrello della nonna; piccole mosse, in apparenza semplici, ma fondamentali per aiutare la nostra Terra.
La Gen Z ha dimostrato ampiamente di tenere alle sorti del pianeta molto più dei suoi predecessori. Ne sono una prova il successo delle boutique vintage, della sezione second hand, presente anche in alcune catene di fast fashion, e i thrift shop, dove si vendono abiti e complementi d’arreso pre-loved a prezzi stracciati. Cercare l’affare nei mercatini e nei piccoli shop è una scelta dettata dal collezionismo, ma, soprattutto, dall’animo “green” di chi adotta questo stile di vita. Combattere il consumismo estremo e lo spreco per rallentare il processo distruttivo ormai messo in moto passa attraverso i trattati e l’impegno dei governi, ma anche dalle azioni del singolo cittadino. Sembra esagerato, ma anche prediligere un granny trolley all’ennesimo sacchetto usa e getta può fare la differenza.
Poco importa se si finisce per sembrare dei “giovani anziani”. Prendersi un po’ in giro, abbattere qualche tabù legato all’età e, nel frattempo, far respirare l’ecosistema, è molto più cool di qualsiasi borsa firmata. Oltretutto, la spina dorsale ne trae i suoi benefici e i Millenials, che ormai lo sanno bene, ringraziano sentitamente.
Federica Checchia
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