
Stasera verrà trasmesso su Rai 1 “Green Book” di Peter Farrelly. È una pellicola premiata con tre Oscar sulla storia di una bellissima amicizia tra un nero ed un bianco nell’America razzista degli anni 60′ . Una pagina di vita vera interpretata perfettamente da Viggo Mortensen e Mahershala Ali
“Green Book”, quando gli opposti si attraggono
L’America dei primi anni 60′ era ancorata a vecchi retaggi e tradizioni specialmente nei suoi Stati del sud come la Georgia dove un bianco non può neanche stare a tavola con un nero. È questa la cornice di “Green Book”. Lo sfondo per una bellissima storia di amicizia tra un buttafuori italoamericano ed un pianista nero da cui è stato assunto come autista. Sono due uomini che vengono da due ambienti diversi che si ritroveranno a vivere un esperienza che li unirà per sempre. Una storia che ci interroga su problematiche vive ancora oggi nel presente come quella del razzismo negli Stati Uniti.
Peter Farrelly, seppur non nel suo ambiente abituale come le commedie demenziali, è stato bravo a portare sullo schermo un film intenso e drammatico. Ne deriva un film on the road perfetto dove il rapporto tra i due protagonisti va aldilà delle apparenze, della discriminazione e delle ipocrisie dell’America di quegli anni. Un menzione di merito va poi alla straordinaria fisicità di Viggo Mortensen e a Mahershala Ali . L’attore afroamericano ancora una volta ci regala dopo “Moonlight” una perfomance straordinaria. Un’interpretazione che lo pone tra gli innovatori della messa in scena dei personaggi neri del cinema hollywoodiano di questi anni.
Alcune curiosità sul film
“Green Book” ha portato sullo schermo la storia vera dell’amicizia tra Tony Lip e il pianista Don Shirley. Lip, divenuto famoso per la serie “ I Soprano”, tra l’altro aveva davvero lavorato da giovane come buttafuori del Copacabana a New York. Il titolo di questa pellicola richiama il “Negro Motorist Green Book”, una guida che nell’America della segregazione razziale indicava luoghi appositi per viaggiatori afroamericani come hotel e stazioni di servizio.
In “Green Book” appaiono i familiari veri di Tony Lip come il figlio in un cameo nel ruolo di padrino della mafia. Durante la presentazione del film, infine, Viggo Mortensen ha pronunciato la n-word. L’attore si è poi scusato affermando che la sua intenzione “era di parlare con decisione contro il razzismo”. Mortensen ha poi riferito di non avere il “diritto di immaginare il dolore che si prova a sentire quel termine in qualsiasi contesto, specialmente da parte di un uomo bianco.”
Stefano Delle Cave