Il nuovo decreto, che entrerà in vigore a partire da metà ottobre (il 10 o il 15), prevedrà l’estensione dell’obbligo del Green Pass anche ai lavoratori privati, la regola non varrà più solo per gli statali.

Green pass obbligatorio per tutti, anche i privati da metà ottobre

Il nuovo decreto del governo, sarà approvato nella giornata di giovedì, si tratta di un accordo che prevedrà l’obbligo del Green pass per tutti i lavoratori privati, oltre che per quelli statali.

Palazzo Chigi aspetta una proposta dal ministero del Lavoro, che da settimane tratta con Confindustria e sindacati. I tecnici, sono al lavoro per portare la bozza del testo alla “cabina di regia”, guidata dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, il quale dovrà decidere se redigere un provvedimento unico, che tenga insieme lavoro pubblico e privato, oppure procedere per step. In questo caso, verrebbe affrontato nel decreto sul lavoro privato, anche la questione del green pass per tutti i settori al chiuso, dove il certificato viene già richiesto ai clienti (ristoranti, palestre, cinema, teatri, treni, aerei, navi).

Ci sono ancora dei nodi da sciogliere, legati ad alcune categorie, in particolare enti di regolazione delle attività economiche, società partecipate e studi professionali, ma la scelta è compiuta. A partire da metà ottobre per entrare negli uffici e nelle fabbriche, sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza o per guidare autobus e taxi, bisognerà essere vaccinati almeno con la prima dose da 14 giorni, essere guariti nei precedenti nove mesi, oppure aver fatto un tampone nelle 48 ore precedenti, con risultato negativo.

Non si conosce ancora la data effettiva dell’entrata in vigore del nuovo decreto, ma la scorsa settimana è stato fissato al 10 ottobre, l’obbligo vaccinale per i lavoratori delle Rsa, è probabile quindi che ci si allinei, oppure si lasci tempo fino al 15 ottobre, per poter ricevere almeno la prima dose a chi non è vaccinato. E’ improbabile che si vada oltre perché, come evidenziato dagli scienziati, vi è il rischio che la curva possa tornare a salire, anche per effetto della riapertura delle scuole e del maggior affollamento sui mezzi pubblici .

Richiesta la non chiusura delle attività economiche in zona arancione

Massimiliano Fedriga chiede una modifica delle norme in vigore per non far scattare le chiusure delle attività economiche, in caso di passaggio in zona arancione.

“I cittadini e le imprese hanno bisogno di certezze e le Regioni si stanno confrontando con il governo per ottenere la garanzia che le attività economiche possano rimanere aperte, per coloro che hanno il green pass, anche nel caso di passaggio in zona gialla o arancione” dice Fedriga. Aggiunge anche appellandosi ai diretti interessati, di spronare i propri lavoratori ad immunizzarsi.