Il primo settembre segna una data importante per il green pass in quanto entrano in vigore le norme decise nell’ultimo decreto e che riguardano specialmente i trasporti a lunga percorrenza. La data del 1° settembre e il nuovo utilizzo della certificazione coinvolge soprattutto il popolo dei vacanzieri in rientro in questi giorni. Nel decreto di agosto inoltre si era cominciato anche a includere la scuola anche se in questi ultimi giorni del mese saranno sicuramente prese altre decisioni in merito: il green pass potrebbe diventare obbligatorio ovunque, in tutti i luoghi aperti al pubblico. Secondo Walter Ricciardi, consigliere del ministro Roberto Speranza, la certificazione andrebbe chiesta “in tutti gli ambienti di vita e di lavoro e anche sui trasporti, per garantire la libertà di movimento ai vaccinati e agli immuni, oltre alla ripresa dell’economia”. Questo ha dichiarato in un’intervista a Repubblica di pochi giorni fa.

Il green pass sarà obbligatorio per chi viaggia in aereo e per i treni a lunga percorrenza (che torneranno all’80% di capienza) e per i traghetti. Non servirà il certificato verde invece per il trasporto pubblico locale e per i treni regionali che torneranno all’80% di capienza anche in zona gialla (come in zona bianca). Ad effettuare i controlli saranno i gestori dei servizi e chi sarà trovato senza il pass avrà una sanzione da 400 a mille euro. L’obbligo di green pass non si applica ai soggetti esclusi per età dalla campagna vaccinale e alle persone che, per motivi di salute e in base alle indicazioni del CTS, non possono vaccinarsi.

  • Green pass obbligatorio per chi viaggia in aereo, navi e treni a lunga percorrenza (Alta velocità, Intercity, autobus di linea che collegano regioni diverse o quelli a noleggio con conducente);
  • Previste sanzioni da 400 a mille euro;
  • Green pass non obbligatorio per il trasporto pubblico locale e treni regionali:
  • Green pass non obbligatorio per i traghetti con isole della stessa regione e per lo Stretto di Messina

Dal 1° settembre vede l’obbligo di vaccinazione (o tampone negativo in assenza di esenzione) per il personale scolastico. Il mancato rispetto delle disposizioni “è considerata assenza ingiustificata” e dopo 5 giorni il rapporto di lavoro “è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento”. I controlli spetteranno ai dirigenti scolastici.

Il certificato di vaccinazione non verrà richiesto agli studenti: resta l’obbligo di mascherina per tutti gli studenti, ad eccezione dei bambini sotto i 6 anni. Deroga possibile in classi con tutti vaccinati/guariti. Nella cabina di regia si è ragionato su un obbligo da introdurre solo per la fascia 16-18 anni che poi non si è concretizzato. Arrivano i tamponi a prezzi calmierati per gli studenti: nel dettaglio il prezzo del test a favore dei minori di età compresa tra i 12 e i 18 anni sarà pari a 8 Euro, mentre per gli over 18 tale prezzo è fissato a 15 Euro. Sarà invece necessario il green pass per entrare in università: saranno previsti controlli a campione.