Da oggi entra in vigore il Green Pass. Con questo certificato verde sarà possibile viaggiare in Unione Europea e nell’area Schengen evitando quarantene e tamponi. In Italia viene rilasciato dal Ministero della Salute con la possibilità di diversi download.
Il Green Pass, cosa contiene e come scaricarlo

Oggi è il giorno del Green Pass. Entra in vigore il certificato verde che consente di entrare nei paesi dell’Unione Europea e dell’area Schengen evitando tamponi e quarantene. In esso innanzitutto vi sono iscritti i dati anagrafici del soggetto a cui è stato rilasciato come nome e data di nascita. Vi è inoltre il nome del soggetto che ha rilasciato il certificato. Vi è poi indicato il tipo di vaccino ricevuto, il numero di dosi, la data di vaccinazione e il fabbricante. In caso il Green Pass sia richiesto con tampone viene indicato il tipo di esame effettuato, data e ora del test, luogo e risultato.
In caso di certificato di guarigione dal Covid viene indicata la data del risultato positivo al test e la validità. Sul Green Pass infine è presente un Qr Code che non dovrà essere postato sui social per non incorrere in qualche rischio. Il rilascio del certificato verde in Italia avviene solo attraverso la piattaforma del ministero della Salute con diverse modalità di download. Per i certificati emessi dalle singole regioni sono previste 6 settimane di tempo affinchè siano uniformati al modello Ue. Inoltre per viaggiare sicuri è attiva la piattaforma ReOpen EU dove sono indicate restrizioni e regole da seguire per entrare nei vari paesi di destinazione.
Il rilascio in Italia e le direttive dell’Unione Europea
In Italia è possibile ottenere il Green Pass 14 giorni dopo la prima iniezione ed è valido per andare in quei paesi come la Croazia dove basta una sola dose di vaccino per entrare o per partecipare ad eventi e matrimoni. L’Unione Europea ha dato piena libertà ai paesi membri sulle regole d’ingresso ma ha raccomandato però uniformità a partire da luglio facendo valere una regola che prevede la vaccinazione completa per il rilascio del Green Pass.
Con il problema della variante Delta, per cui è già stato vietato l’ingresso di persone provenienti dal Portogallo in Germania, molti studiosi italiani hanno raccomandato di uniformarsi a questa regola. “Se il problema è la variante Delta il green pass va dato dopo due dosi e ai guariti con una dose”, ha fatto sapere infatti Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Humanitas di Milano.
Stefano Delle Cave