Grosjean testa una nuova tipologia di onboard camera che migliora l’esperianza del tifoso

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Di Redazione Metropolitan

In Formula 1 si stanno sperimentando varie alternative per dare la possibilità ai tifosi di entrare nelle monoposto e girare insieme ai piloti, ma con la comodità di stare seduti sul proprio divano guardando la tv, dopo l’utilizzo del classico -onboard camera-, Grosjean ha sperimentato una nuova alternativa.

L’alternativa che ha voluto testare la FIA ma in concreto ha provato il pilota della Haas Romain Grosjean, consiste in un paio di occhiali indossati sotto il casco, in modo tale da migliorare la user-experience del tifoso, migliorando e andando oltre il classico sistema di onboard camera.

Prima di essere testati da Grosjean li ha testati Pierre Gasly sulla sua monoposto a Monaco, ma Romain Grosjean è il vero men-tester e dalle sue parole si può comprendere che i risultati video che questa tecnologia elabora sono eccezionali, ma il problema come dichiara il pilota è che sono dolorosi se il loro utilizzo si protrae nel tempo.

Romain Grosjan infatti dopo aver testato questi occhiali speciali ha dichiarato:

“[È stato] molto doloroso. Non si adattano bene al casco. Puoi farci un giro di installazione ma nulla di più, però mi piace l’idea, è per questo che ho detto di sì, anche se soffrivo”.

Riferendosi alla loro comodità, mentre riguardo il risultato prodotto da questi rispetto alle attuali on board-cam ha detto:

“Al giorno d’oggi le telecamere ‘on board” sono così buone, così stabili, che non si sente nemmeno la vibrazione in pista. Quando guardi l’on-board e poi giochi all’ultimo gioco di Formula 1, è praticamente lo stesso”, aggiungendo

“… quando vedi il filmato (ndr. registrato dagli occhiali), vedi effettivamente la velocità della macchina, vedi il lavoro sul volante, vedi le vibrazioni, così le persone possono effettivamente percepire ciò che viviamo in auto”.

Detto ciò, il pilota svizzero-francese crede che questi occhiali non siano una soluzione pratica a lungo termine, questo perché non si integrano completamente nel casco del guidatore e sotto le
-forze estreme- a cui le monoposto sono soggette (come le frenate), gli occhiali si spostano.

Grosjean in fine non si limita soltanto a testare e a lasciare dei feedback riguardo questa tecnologia, ma da anche consigli su come migliorare e su altre alternative, a detta sua, valide.

Le alternative proposte dal pilota Haas sono due, la prima è quella di continuare a sperimentare l’uso di questi occhiali ma cambiando la loro posizione, lui suggerisce di piazzarli nella parte schiumosa del casco, oppure altrove; la seconda soluzione che si potrebbe adottare secondo il pilota, è quella che viene adottata nel Rallycross e l’idea gli è venuta giocando con un amico come dichiara:

“C’è un’altra soluzione, un amico la usa nel rallycross e l’ha usata giocando con me a tennis: è incredibile, quindi ho proposto di dare un’occhiata anche a questo strumento. Non sono occhiali, è solo una cosa da mettere sulla visiera”.

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