Günter Wilhelm Grass nacque a Danzica il 16 ottobre 1927. E’ stato uno scrittore, drammaturgo, pittore e scultore tedesco. Nel 1999 fu vincitore del Premio Nobel per la Letteratura. Intrapresi gli studi di scuola superiore, all’età di 15 anni Günter tentò di arruolarsi nel corpo della marina del Terzo Reich, senza riuscirvi. Alcuni anni dopo si arruolò come volontario nel Waffen-SS, forze armate della Germania Nazista, braccio militare delle SS.
Durante il servizio Günter cadde prigioniero delle forze armate statunitensi e rinchiuso in un campo di lavoro in Baviera. Liberato qualche anno dopo e non riuscendo a rintracciare i familiari si adoperò a fare i lavori più disparati. Trovato impiego in miniera imparò a scolpire. Scoprendosi appassionato studiò all’Accademia delle Belle Arti, dapprima a Düsseldorf, poi a Berlino.
I romanzi di Günter Grass
Da quel momento prese a viaggiare raggiungendo l’Italia, precisamente la Sicilia e poi la Francia. Nel 1954 Günter Grass sposò una ballerina di origine Svizzera. Divorziò nel 1978 e l’anno successivo si risposò con Ute Grunert, con la quale si stabilì a Berlino. Avvicinatosi alla scrittura nel 1959 pubblicò il suo primo romanzo intitolato “Il Tamburo di Latta“. Il successo fu immediato, facendo balzare Günter agli onori del panorama letterario internazionale.
“Il Tamburo di Latta” narra la storia di Oskar che in opposizione alla media borghesia della famiglia all’età di 3 anni decide di non crescere più. Convinto che la sua condizione gli offrirà una visione della vita degli uomini priva di condizionamenti. Cosi Oskar vedrà le storture della società nelle sue pieghe marce, trovandosi dapprima osservatore speciale poi emarginato e rinchiuso in manicomio. Qui accompagnato dal perenne suono del suo tamburo soffrirà le violenze del nazismo, conoscerà le brutture della guerra, soffrirà la perdita dei suoi affetti fino a perdere la lucidità mentale. Oppresso dalle stesse sue idee accompagnato dall’incessante suono del suo tamburo riuscirà a liberarsi da quella condizione solo decidendo di ricominciare a crescere.
Premio Nobel per la Letteratura
Nel 1965 Grass supportò l’intera campagna elettorale a favore del SPD ( Partito Socialdemocratico di Germania). Nel 1986 Günter Grass pubblicò il romanzo “La ratta“, stroncato dalla critica tedesca, insieme alla moglie decise di trasferirsi, scegliendo come meta Calcutta. Ne “La ratta” Grass mette a nudo le colpe dell’umanità, della cieca noncuranza dell’uomo nei confronti della terra e della natura. Gli uomini sono assassini lucidi e consapevoli, secondo Günter Grass e gli unici superstiti di un inevitabile Day After, sono i ratti. Inizia così il viaggio, con i dialoghi dell’autore, voce-narrante, e la ratta.
Dal 1995 Günter Grass visse a Lubecca. Numerosi furono i riconoscimenti ottenuti durante la sua carriera come il Premio Grinzane Cavour nel 1992, fino all’assegnazione nel 1999 del Premio Nobel per la Letteratura. Lo scrittore tedesco tornò alla ribalta nel 2002 con la pubblicazione di Im Krebsgang, in italiano Il Passo del Gambero. La storia racconta la drammatica vicenda legata al transatlantico Wilhelm Gustloff. Günter Grass morì a Lubecca il 13 aprile del 2015.
di Loretta Meloni