Calcio

Hamsik, passaggio al Gøteborg dopo la Cina: sogno azzurro in futuro?

Marek Hamsik approda in Svezia. Il centrocampista slovacco, ex capitano del Napoli e beniamino dei tifosi della squadra azzurra, è infatti, a sorpresa, vicinissimo alla firma con il Gøteborg, storica società della massima divisione svedese, con l’accordo che dovrebbe essere ufficializzato nella giornata di lunedì.

La svolta improvvisa

Si tratta di una svolta inaspettata. Hamsik infatti era dato da più parti vicinissimo al ritorno in patria, con lo Slovan Bratislava, primo club della sua lunga carriera calcistica, ormai pronto ad accoglierlo. Nelle ultime ore però il cambio di rotta, con la trattativa lampo con la società svedese del Gøteborg, soluzione a quanto pare preferita dallo slovacco anche e soprattutto per potersi preparare nel migliore dei modi ai prossimi Europei di giugno, in cui Hamsik vorrà ancora una volta rendersi protagonista con la propria Nazionale.

Hamsik riparte dalla Svezia

Secondo quanto riferisce il giornale svedese Expressen, Hamsik è atteso in Svezia per le visite mediche e per la firma che lo legherà nei prossimi mesi al Gøteborg, chiudendo così una trattativa lampo che si è conclusa in modo positivo nel giro di pochissimi giorni. Tra le cause del mancato approdo allo Slovan, oltre alla questione Europei, a cui Hamsik vorrà presentarsi in perfette condizioni fisiche, anche diversi intoppi legati al fatto che il mercato slovacco è chiuso da tempo, rendendo impossibile di conseguenza concludere positivamente l’accordo. Così, dopo l’esperienza in Cina al Dalian Pro, durata quasi due anni e condizionata enormemente anche dal Coronavirus, con meno di 50 partite disputate con Rafa Benitez in panchina condite da pochissime reti, Marek Hamsik fa ritorno nel calcio europeo.

Sogno Napoli per Hamsik?

Il contratto di soli tre mesi firmato con il Gøteborg potrebbe aprire scenari di ritorni clamorosi. Dopo gli Europei, infatti, Marek Hamsik sarà libero di firmare nuovamente con un altro club. Con il Napoli, “casa mia” quando lo slovacco ne parla, non c’è nessun contatto ma una chiamata di Aurelio De Laurentiis (non per forza nel ruolo di calciatore) potrebbe riaccendere la fiammella, mai sopita, del sentimento tra la città ai piedi del Vesuvio ed il centrocampista che, in maglia azzurra, ha scavalcato un mostro sacro come Diego Armando Maradona.

Francesco Basso

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