So già cosa penserete leggendo il titolo di questa recensione di Hokko Life, disponibile in Early Access su Steam in questo momento. “Potenzialmente meglio di Animal Crossing” vuol dire tutto, e vuol dire niente. Specialmente in un mondo videoludico dove la citazione è all’ordine del giorno, e non passa mai troppo tempo dopo un grande successo per veder spuntare come funghi titoli simili che pensano di cavalcare l’onda; o, a volte, di poter addirittura migliorare la formula dalla quale sono nati. Hokko Life è un po’ e un po’. Da un lato è evidente come non si sforzi più di tanto per distanziarsi dalla sua fonte ispiratrice. E perchè dovrebbe? Non c’è nulla di male nel reinterpretare. Dall’altro, inserisce elementi di gameplay inediti per la serie Nintendo; che, spesso, sono tanto funzionali da farci pensare “pensa se questa cosa fosse possibile in Animal Crossing!“.

Una nota prima di iniziare: il gioco è, come ho anticipato, in Early Access. Significa che la fase di vendita è iniziata, e chiunque può accedere all’apposita pagina Steam e accaparrarsi la sua copia. Però, significa anche che lo sviluppo è lungi dall’essere completato. Molte funzioni vanno calibrate, altre sono del tutto mancanti. infine, per i giocatori italiani, la lingua nostrana è stata implementata solo parzialmente per ora. Ma, va detto come plauso positivo della produzione, è una localizzazione efficace e “pulita”. Non da Google Translate, per intenderci, come spesso accade in simili Indie o doppia A in Early Access (o addirittura in vendita completi… vero Salt and Sanctuary?). 

Hokko Life Recensione Early Access

Hokko Life Recensione Early Access, Tom Nook dove sei?

Non tenterò di evitare paragoni tra Hokko Life ed Animal Crossing. Sebbene, come ho anticipato, il primo abbia dalla sua alcuni trick inediti, e il feeling generale in gioco non sia esattamente lo stesso, è chiaro che Hokko Life VUOLE essere messo a paragone con il gigante della simulazione rasserenante, e i suoi abitanti zuccherosi tutti pelo e code arricciate. La premessa narrativa stessa, se così vogliamo definirla, di Hokko Life è un richiamo alla serie Animal Crossing, con un/una protagonista (personalizzabile con un editor alquanto scarno in realtà) che arriva in treno nel villaggio animale perchè si addormenta e perde la sua fermata. Siamo però fortunati: una simpatica elefantessa rosa e un giraffo (passatemi il termine dai) con il collo corto in giacca e panciotto ci accolgono in una locanda, facendoci sentire subito i benvenuti. 

Da qui inizia una lunga serie di favori richiesti da uno e dall’altro in alternanza; che costituiscono la fase tutorial di gioco. Molti “portami questo qui da tizio, chiedi a Caio se ha fatto questo, raccogli della legna, taglia quell’albero, pianta questi fiori” più tardi, siamo infine lasciati del tutto liberi di gestire il nostro tempo, il nostro inventario e i nostri averi. In maniera del tutto simile ad Animal Crossing New Horizons, possiamo vendere liberamente il contenuto del nostro zaino alla giraffa Moss, che ben contento ci pagherà pochi spiccioli ben sapendo che li spenderemo nuovamente nella sua bottega. La scuola Nook eh? Capisco. Grazie al nutrito arsenale di strumenti come retino, picozza, ascia e canna da pesca in breve tempo saremo capaci di prosciugare le risorse naturali delle prime aree messe a nostra disposizione. Così, raggranelleremo infine un gruzzolo sufficiente, da investire nella nostra prima vera abitazione. 

Hokko Life Recensione Early Access

Una mappa più grande, ma istanziata

Si sa, l’equilibrio tra “libertà di esplorazione” e “dimensione delle aree esplorabili” è quasi sempre inversamente proporzionale. Ovvero, più azioni siamo in grado di svolgere in una data area, più è probabile che quell’area sarà ristretta. Più grande vogliamo che sia una zona esplorabile, più dilatate saranno le azioni liberamente eseguibili con gli elementi interagibili di essa. Così, Hokko Life tenta un approccio differente da quello di Animal Crossing, che sceglie volutamente di darci a disposizione un fazzoletto di terra di dimensioni limitate, ma del quale siamo gli indiscussi forgiatori. E propone una zona “villaggio” più grande di quella di New Horizons, e a buon bisogno anche più varia e tematicamente differenziata in una sorta di “sistema di biomi”. Ma ogni zona e bioma è separato dagli altri con una differente istanza. 

La mappa, quindi, è divisa in Zona commerciale (con negozi e attività) e tante piccole zone abitabili in cui posizionare la nostra casetta e le abitazioni degli abitanti animali che verranno a farci visita di volta in volta. E’ l’elefantina della locanda ad accoglierli e trovarli per noi, presentandoci simpatici conigli a quadrettoni, giraffe simpatiche e generose, e via dicendo; ciascuno caratterizzato, però, più esteticamente che psicologicamente. Ed è un peccato, in primis perchè l’art direction di Hokko Life non teme nemmeno il confronto con quella di Animal Crossing, ferme restando le numerose differenze stilistiche tra i due approcci estetici. Ma a cosa serve avere tanti abitanti tutti diversi, che si comportano quasi allo stesso modo e con i quali non possiamo fare quasi nulla? Sicuramente, questo è un elemento da considerare per gli sviluppatori, in fase di rifinitura e completamento del gioco.

Hokko Life Recensione Early Access, Crafting avanzato 

Ma a fronte di una gestione dei coinquilini animali non perfetta, e di una mappa varia, ma che manca anch’essa del soffio vitale che caratterizza persino la singola foglia mossa dal vento in Animal Crossing New Horizons, interviene un sistema di Crafting eccezionale. Hokko Life eccelle, insomma, laddove Animal Crossing New Horizons mostra il fianco: la creazione oggetti. 

Se in Animal Crossing la funzione è (volutamente, certo) semplificata e limitata a ricette precostituite, in Hokko Life abbiamo una possibilità di scelta ulteriore. Oltre ad attenerci alle liste di materiali che possiamo ottenere in game per costruire oggetti standard, possiamo sfruttare in assoluta libertà ogni materiale nel nostro inventario per costruire… quello che vogliamo. Detto così, sembra più straniante e difficile di quanto in realtà sia. Il legno, la pietra, l’argilla nel nostro zaino può essere usata al banco da lavoro dell’officina di Hokko life per costruire elementi di base di varia entità e forma. Gambe, planche, archetti, mattoni, decorazioni a cuoricino, catene e tanto altro. Poi, possiamo porre questi elementi di base in uno spazio 3D di facile navigazione, combinandoli per ottenere realmente qualunque oggetto la nostra mente possa concepire. 

Sicuramente, Animal Crossing New Horizons ha evitato un simile approccio per due motivi principali. Il primo è che, rispetto a Hokko Life, Animal Crossing è dotato di una lista di oggetti precostruiti decisamente più vasta, differenziata e di qualità. Tutti interagibili, o quasi, in modi spesso unici e divertenti. Hokko Life, invece, decide di lasciare al giocatore il compito di creare da sè i propri oggetti preferiti; favorendo così i più artistici, a scapito dei giocatori casuali. Io stesso, essendo un Ingegnere Edile (giuro, ho preso la laurea) ho dovuto riflettere sulla reale qualità e opportunità di un simile sistema, in un gioco come Hokko Life/Animal Crossing. E la conclusione a cui sono giunto, è che sì, funziona alla grande, ma…

Il valore del tempo

…lascia decisamente troppa libertà, e non quella “buona”, al giocatore inesperto. O, semplicemente, al giocatore che vedendo i trailer, sentendo le colonne sonore rilassanti e osservando i paesaggi bucolici di Hokko Life, li confronta automaticamente con Animal Crossing; aspettandosi, dunque, il medesimo approccio da “gioco non gioco” della produzione nipponica. 

Invece, Hokko Life è molto più ludico, nel senso tradizionale del termine, di Animal Crossing. Il che per alcuni potrebbe significare un punto a favore; ma per me, è indubbiamente un difetto della produzione. Il tempo che non scorre seguendo quello reale, ad esempio, è il primo elemento straniante rispetto alla filosofia di Animal Crossing. Che può, sì, essere accelerato in maniera artificiale, ma intervenendo al di fuori del gioco, e degli intenti dei developer.

Animal Crossing porta a costruire una realtà deliziosa e tranquilla, nella quale ogni improvement, fiore, albero va fatto crescere donandogli un tempo reale dal valore tangibile. Ogni obiettivo raggiunto è importante per il tempo che gli abbiamo dedicato, più che per l’obiettivo in sè. Hokko Life sprona invece, più tradizionalmente, a giocare in funzione della missione da portare a termine, della task del momento; tutto per ottenere un premio che non dona mai la stessa soddisfazione di quella che riceviamo anche dai più piccoli avanzamenti in Animal Crossing.

Il classico “non è la quantità che conta, ma la qualità”, che difficilmente potrà risolversi con un aggiornamento in game. Posto che, come ho già detto, tali affermazioni sono valide solo qualora vi approcciate a Hokko Life pensando di star per giocare ad un Animal Crosing ”complicato”; quando, invece, forse il titolo è più simile a uno Stardew Valley “semplificato”.

Hokko Life Recensione Early Access, in conclusione: grandi potenzialità, ma attenti a non strafare!

Hokko Life è un titolo complesso, di cui, specialmente in Early Acccess, è impossibile definire una recensione univoca, attraverso un voto numerico. Figlio del desiderio dei dev che hanno realizzato My Time at Portia, di costruire un gioco ispirato alle atmosfere sognanti di Animal Crossing; ma dotandolo di un pizzico di pepe in più, e accelerando l’esperienza per i meno pazienti. Così facendo, però, il rischio è quello di proporre un titolo ludicamente simile al life sim di Nintendo, ma che se ne distacca troppo in termini di feeling, emozioni e sensazioni e suggestioni. Che, per Animal Crossing, costituiscono l’80% del piacere ludico.

Laddove Animal Crossing è, insomma, un locus amoenus nel quale rifugiarci e tornare bambini, Hokko Life è più simile al ritrovare quel clone dei Bey Blade con il peso modificato che fa le scintille quando si scontra con il muro. Fortissimo, imbattibile e temuto da ogni avversario del parchetto; faceva tutto quello che fa un Bey Blade originale, alcune cose anche meglio. Ma era facile avvertirlo, più inconsciamente che consciamente: era privato dell’animo insostituibile dell’originale. Risultando, quindi, solo “potenzialmente” migliore. 

Molto può ancora cambiare in fase di Early Access. Ma quanto sarà possibile, con queste premesse, ritornare a un approccio meno intenso e consumistico, riavvicinandosi ad Animal Crossing? E quanto, soprattutto, c’è la volontà di seguire questo percorso? Il tempo darà la risposta.

HOKKO LIFE RECENSIONE EARLY ACCESS | TESTATO SU PC (STEAM)

+ Sistema di crafting libero molto interessante 
+ Stile grafico cartoon ben congegnato 
+ Lo scorrimento del tempo controllabile è ottimo per chi ha fretta…

– …Ma lede enormemente il feeling da “chill simulator” caratteristico di un Animal Crossing-like
– Character design anonimo 
– Ancora pochi contenuti per definire con certezza un voto univoco