Oggi per la rubrica “Cronache del mistero” raccontiamo la storia della sparizione dei fratelli Palmer. Per quanto le notizie di sparizione difficilmente raggiungono le prime pagine dei giornali sono decine e decine di migliaia le persone che scompaiono nel mondo ogni anno senza lasciare traccia. Spariti mentre erano in casa, in ufficio, nei parchi, durante escursioni, gite e persino in luoghi affollati. Non è poi così raro per quanto curioso, che a sparire siano per altro persone appartenenti allo stesso gruppo familiare. Certo è che la storia della scomparsa dei fratelli Palmer è assolutamente unica. Due fratelli che a distanza di 11 anni sono spariti l’uno dopo l’altro in circostanze molto simili e senza lasciare traccia.
Questa storia non solo è avvolta dal mistero che spesso si cela dietro le sparizioni, ma porta con se strane dicerie, nel tempo divenute leggende e degne del migliore film thriller/horror. Il responsabile protagonista sarebbe una malvagia e mostruosa figura chiamata Kùshtaka, metà uomo e metà lontra, affamata di anime innocenti, di cui i fratelli Palmer si dice, siano rimasti vittima. Per meglio comprendere i fatti legati a questa storia dobbiamo fare un salto nel passato e in una terra chiamata non a caso “L’ultima frontiera“, l’Alaska. La località è Wasilla, la città più grande del distretto dell’area metropolitana di Anchorageed ed è il giugno del 1999. Nella Valle Matnuska-Sùsitna scorre il Little Sùsitna river, nelle cui acque fu rivenuta una bicicletta. A circa duecento metri dal fiume, su una pista di atterraggio privata, curiosamente erano adagiate due scarpe, bagnate, disposte una accanto all’altra, marchiate Converse.
I fratelli Palmer, giugno 1999 la sparizione di Micheal
Nella zona l’unico fatto degno di nota fu una festa di adolescenti che si protrasse fino alle prime luci del 4 giugno. Alla festa partecipò anche Micheal Palmer che la sera prima assieme ad altri era stato invitato a dormire a casa di un amico. Il gruppetto aspettò che i genitori di quest’ultimo si fossero addormentati. Quindi i quattro sgattaiolarono fuori casa e si recarono in bici a più di una festa. L’ultima alla quale il gruppetto di amici partecipò fu vicino al Meadow Lake, poco fuori Wasilla. Qui si accese una piccola rissa nella quale Micheal rimase coinvolto. Sedati gli animi la rissa si placò e i 4 amici rimontarono in sella alle loro bici . Tutti insieme si diressero verso casa dell’amico che li ospitava. La distanza che i ragazzi si trovarono a percorrere era circa di 14 chilometri.
Niente li spaventava, erano tutti sobri, nonostante i festeggiamenti, allenati e fisicamente forti. Pedalarono lungo la Pittman Road, in fila, e Micheal in coda poco alla volta rimase indietro fino a sparire dalla vista dei suoi compagni. Il gruppetto accortosi della mancanza di Micheal decise di fermarsi al 7-Eleven sulla Parks Highway ed aspettare per un po’. Stanchi di aspettare pedalarono fino a casa ipotizzando che Micheal avesse scelto una scorciatoia e che quindi lo avrebbero trovato una volta raggiunta la casa del ragazzo che li ospitava. Un’altra delle ipotesi fatta dai ragazzi fu che Micheal avesse deciso di staccarsi dal gruppo per tornare a casa sua. La mattina passò senza che il gruppetto avesse più avuto notizie di Micheal. Nel pomeriggio quando lo cercarono a casa sua senza trovarlo, denunciarono ufficialmente la sua scomparsa.
Aprile 2010 la sparizione di Chuck Palmer
Micheal terzo dei quattro figli della famiglia Palmer a quel punto venne dichiarato scomparso. Il giovane all’epoca 15enne era un ragazzo assennato e rispettoso, collaborativo all’interno della famiglia e l’ipotesi di un allontanamento volontario fu subito scartata . Partite le indagini, le autorità scoprirono ben presto la sua bicicletta sul fondo del Little Sùsitna River, e le scarpe ordinatamente disposte sulla pista di atterraggio privata. Le autorità si avvalsero anche del supporto di un’unità cinofila che perlustrò tutta la zona sulla quale Micheal si era mosso la sera del 4 giugno, ma non emerse nessuna traccia del giovane. Nel tempo la famiglia ingaggiò due diversi investigatori privati. Questi seguirono alcune piste ma nessuna portò risultati concreti. La sparizione di Micheal Palmer finì per diventare un caso di sparizione irrisolto. Passaro gli anni e la notizia della scomparsa del giovane Palmer pur avendo causato profondo dolore in tutta la comunità, scemò.
Nell’aprile 2010 però un secondo caso di sparizione portò nuovamente sgomento nella città di Wasilla. Questa notizia assunse ben presto contorni agghiaccianti poiché a sparire fu ancora un membro della famiglia Palmer, l’allora trentenne Chuck. Era il 10 aprile 2010 quando i fratelli maggiori di Micheal, Chuck e Chris presero parte ad un’escursione sulle montagne di Talkeetna, a Bald Mountain che dista circa un’ora da Wasilla. Proprio come avvenne per Micheal per una serie di coincidenze Chuck si ritrovò ad essere l’ultimo della fila del gruppo di amici partecipanti all’escursione. Del giovane all’improvviso si persero le tracce e come per il fratello scomparso 11 anni prima non venne mai ritrovata alcuna traccia, ne il cadavere. Da allora nella comunità serpeggia la leggenda che la sparizione di entrambi i fratelli Palmer sia opera di un’entità maligna chiamata Kùshtaka che si aggira nella zona nutrendosi di anime innocenti.
di Loretta Meloni
Immagine di copertina (Micheal e Chuck Palmer) photo credit: covenstreet.blogspot.com