I grip più strani del golf

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Negli ultimi anni abbiamo visto grip sul putt di ogni genere: appoggio sullo sterno, mani incrociate e posizione con il petto verso la buca. Ma gli inventori di queste varianti non sono moderni, sono pionieri passati.

Adam Scott ed il Long Putter

Tra i grip più discussi dell’ultimo decennio c’è sicuramente il Long Putter di Adam Scott. Il bastone più lungo del classico putter venne usato dall’australiano per vincere il Masters nel 2013 con diverse polemiche. Il dibattito sfociò nel divieto del 2016 nel movimento in sè, ossia l’avere un punto di ancoraggio della mazza sul corpo, nel caso specifico sul petto. Il bastone però non è proibito, difatti Scott ha ripreso da diversi mesi ad usarlo sul Tour.
L’inventore del movimento è il golfista più eclettico degli anni 20 e partecipante delle prime edizioni della Ryder Cup: Leo Diegel, colui che fermò la striscia di vittorie di Walter Hagen al PGA Championship.
In tempi moderni lo sdogana invece Rocco Mediate, sei volte vincitore sul PGA Tour e secondo allo US Open 2008 dietro Tiger Woods.

Leo Diegel, Rocco Mediate e Adam Scott
(Credits: Golf Magic, PgaTour.com, Golfweek)

Jordan Spieth

Uno dei migliori giocatori attuali col putter in mano è Jordan Spieth e quest’anno (non uno dei suoi migliori sui green) si attesta sui 28 putt per giro. I suoi successi derivano anche dal suo “Cross handed” grip con la mano sinistra posizionata sotto quella destra, al contrario di un grip classico per una persona destrorsa. Il passato piomba fulmineo anche su questa impugnatura: Orville Moody era ritenuto uno dei peggiori puttatori degli anni ’60, impegnato nell’esercito per 14 anni in cui giocava e, tra un ordine e l’altro, insegnava le basi del golf ai suoi commilitoni. Dopo qualche orrenda prestazione sui green decise di cambiare l’impugnatura, un semplice gesto che gli valse l’unico torneo della sua carriera, lo US Open del 1969.

Orville Moody e Jordan Spieth
(Credits: Sports Illustrated e The New York Times)

Claw grip

Una tecnica poco usata ma utilizzata da giocatori di spicco attuali è quella a chela in cui si usa la mano preferita posizionata sullo shaft proprio a ricordare l’arto del crostaceo. Un giocatore degli anni 90′ e primi anni 2000 che ha ottenuto grandi risultati è Chris DiMarco, talmente devoto a questa impugnatura che le diede il nome di “Gator Grip”, stesso nome con cui battezzò la sua barca affermando che è solo grazie a quella impugnatura che l’ha potuta acquistare. Da questo tipo di grip ne derivano altri usati talvolta da Sergio Garcia e anche da Phil Mickelson, con varianti diverse per ogni giocatore.

DiMarco, Garcia e Mickelson che usano varianti del Claw Grip
(Credits: Rollyourrock, New York Times)

Bryan DeChambeau

Il giocatore rivelazione degli ultimi due anni Bryson DeChambeau, maniacale in ogni minimo particolare del gioco e con un etica del lavoro senza pari. A riprova di ciò ha confessato di aver copiato parola per parola tutto il libro di fisica all’università, facendo così risparmiare ai genitori 200$. A DeChambeau non è certo sfuggita la tecnica usata da un sette volte vincitore di Majors come Sam Snead, il suo setting sulla palla venne però usato solo dal 1962 al 1968. La posizione è quella tipica di un giocatore di croquet, con il petto rivolto verso la buca a gambe divaricate.

Sam Snead e Bryson DeChambeau alla croquet
(Credits: Puregolfauctions.com e Golgdigest)

Questo tipo di colpo è vietato sin dal 1968 e per questa ragione Bryson ha cambiato stile optando per un Side-Saddle, spostando la palla fuori dal piede, così come fece Snead per il resto della sua carriera.

DeChambeau e Snead che usano un Side-Saddle
(Credits: Fsga.org e Usatoday.com)

Se molte persone impugnassero coltello e forchetta nel modo in cui lo fanno con una mazza da golf, sarebbero morti di fame.

Sam Snead

Forse Sam Snead in questo caso si sbagliava: possiamo mangiare a modo nostro, non saremo certo i più estetici contravvenendo al bon-ton, ma la pallina prima o poi, finirà sempre in buca.

I commenti sono chiusi.