Cinque calciatori che per il loro temperamento, la loro personalità o la loro classe sono (stati) amati indistintamente dai tifosi di tutto il mondo, come dei veri e propri “Santi” di questo sport!

Sebbene San Luigi Scrosoppi sia da poco stato nominato dal vescovo S. E. Alois Schwarz, durante una funzione religiosa in Austria il 22 Agosto 2010, come il nuovo patrono dei calciatori, chi sono i veri intoccabili “Santi” del calcio? Ovvero, chi sono quei giocatori che, indipendentemente dalla maglia che indossano (o hanno indossato), sono amati in maniera incondizionata ed universale da tutti i tifosi del mondo? Beh, eccone cinque.

San Luigi Scrosoppi
San Luigi Scrosoppi (fonte: it.aleteia.org)

I “Santi” del calcio: #1 Andrés Iniesta

Uno dei centrocampisti più forti della storia. Dotato di compasso e goniometro al posto dei piedi, capace di passaggi strabilianti e lanci perfetti, “Don Andrés” ha fatto dell’umiltà, oltre che della sua impareggiabile tecnica, la sua dote migliore, essendo apprezzato da qualsiasi tifoso, anche da quelli di Real Madrid ed Espanyol, le due dirette antagoniste del Barcellona. Basti ricordare che, quando nel 2010 segnò il goal della vittoria nella finale di Coppa del Mondo contro l’Olanda, dedicò quella rete al difensore, proprio dell’Espanyol, Dan Jarquewho, che era venuto a mancare qualche tempo prima a causa di un arresto cardiaco. Quel gesto così bello e spontaneo non passò di certo inosservato, soprattutto agli occhi dei supporters dei ‘Periquitos’, che riservarono al campione spagnolo uno speciale applauso, come segno di profonda ammirazione, dentro alle mura dell’Estadio Cornellà-El Prat, nonostante l’accesa rivalità contro i Blaugrana.

Iniesta
I “Santi” del calcio: Andrés Iniesta (fonte: independent.co.uk)

#2 Javier Zanetti

Il classico bravo ragazzo. Il suo curriculum calcistico infatti recita soltanto due espulsioni e otto ammonizioni in carriera. Per non parlare poi della pressoché totale assenza di proteste verso la classe arbitrale. Mai una lamentela, mai una contestazione, né una qualsivoglia reazione provocata dalla foga agonistica. Imperturbabile, come la sua sempiterna chioma di capelli, ed intoccabile bandiera dell’Inter, riconosciuto da tutti gli sportivi come uno dei più esemplari modelli di correttezza viventi, fuori e dentro al campo. Non per altro, nella sua ultima gara prima del ritiro, contro il Chievo in trasferta, tutto il Bentegodi si alzò in piedi per rendergli omaggio con una interminabile ovazione.

Javier Zanetti
I “Santi” del calcio: Javier Zanetti (fonte: linkiesta.it)

#3 Roberto Baggio

In assoluto il giocatore più amato all’unanimità da tutti gli Italiani. Un fuoriclasse incredibile, vincitore del Pallone D’Oro nel 1993, Roby Baggio ha saputo farsi voler bene ovunque, da ogni piazza in cui è sceso. E quel suo codino è rimasto un simbolo, il simbolo per eccellenza di una persona buona, vera, pulita, onesta e leale, che ha unito un popolo intero, soprattutto attraverso l’azzurro della Nazionale, al di là di tutti gli altri diversi colori che ha vestito nel corso degli anni in Serie A. “Ah da quando Baggio non gioca più…” cantava Cremonini, alludendo probabilmente ad un calcio andato perduto per sempre.

Baggio
I “Santi” del calcio; Roberto Baggio (fonte: calciomercato.com)

#4 Ronaldo

Barcellona, Real Madrid, Inter e Milan: nonostante Ronaldo abbia militato in tutte queste compagini, non proprio gemellate tra loro, ha comunque lasciato un grandissimo ricordo di sé a chiunque lo abbia visto destreggiarsi su un prato verde, grazie a quella classe così straripante. Perché, bene o male, la qualità mette sempre tutti d’accordo, specialmente quando firmi una tripletta contro il Manchester United in una serata di Champions League, ricevendo così una standing-ovation da tutto il pubblico inglese presente all’Old Trafford. Brividi.

Ronaldo
I “Santi” del calcio: Ronaldo (fonte: Gazzetta.it)

#5 Ronaldinho

Numeri straordinari, giocate mozzafiato, dribbling ai limiti dell’umana concezione, il tutto eseguito con una leggerezza così eccezionalmente disarmante. Questo è stato Ronaldinho, uno dei talenti più puri di questo sport. E come non sciogliersi davanti a quel contagioso sorriso, che da sempre ha troneggiato costante sulla bocca del ‘Gaucho’, anche quelle rare volte in cui i miracoli col pallone non riuscivano? Impossibile odiarlo, improbabile non innamorarsi di lui, o perlomeno dei suoi magici piedi. Per ulteriori informazioni chiedere agli afictionados madrileni. Nel 2005, infatti, il fenomeno brasiliano mise in ginocchio la retroguardia del Real Madrid, conquistando praticamente da solo la vittoria del Clasico. Una doppietta meravigliosa, che gli valse la clamorosa acclamazione di tutto il Santiago Benabeu al momento del suo cambio.

Ronaldinho
I “Santi” del calcio: Ronaldinho (fonte:foxsports.it)

Forse definire soltanto “Santi” questi preziosi mostri sacri del pallone potrebbe addirittura essere riduttivo, considerando lo straordinario impatto sociale, se non “religioso”, che hanno avuto sulle folle di tutto il globo. Probabilmente il termine profeti, o meglio divinità risulterebbe più appropriato. Nel frattempo, Gesù Cristo e Zarathustra spostatevi!

Tartaglione Marco

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