Sabrina Ferilli è nata il 28 giugno 1964 ed è cresciuta nel quartiere Fiano Romano insieme alla famiglia: la donna ancora adesso ha un ottimo rapporto con entrambi i genitori (la madre Ida, casalinga, ed il padre Giuliano, esponente politico e dirigente del Partito Comunista Italiano).
Parlando del suo rapporto con i genitori al Maurizio Costanzo Show, Sabrina Ferilli ha detto: “non sono stati genitori amici, per mia fortuna”. La donna infatti ha sempre ammirato sopratutto il padre per il modo in cui ha tenuto le redini della famiglia.
Giuliano Ferilli è nato a Roma così come la figlia, ed è dirigente del Partito Comunista Italiano. Ha lavorato nell’Ufficio del giudice di pace della Regione Lazio: al momento, però, non è chiaro se sia già in pensione o meno. Ha avuto Sabrina con la moglie Ida quando entrambi erano poco più che ventenni. In una puntata del Maurizio Costanzo Show in cui padre e figlia si sono presentati insieme, Sabrina Ferilli ha parlato di un fatto che aveva incuriosito il pubblico. La donna, infatti, aveva fatto preoccupare i suoi fans quando era stata scoperta a comprare due loculi al cimitero. “Mio padre mi ha fatto comprare due loculi nel cimitero di Fiano Romano, quando l’ho visto e sentito strano, mi ha detto che era morto il figlio di Sandro, un amico, e che essendo morto all’improvviso avevano deciso di dargli un mio fornetto. Dico ma, va bene allunga la vita, come facciamo adesso? Lui mi ha risposto che te frega, dopo vediamo, e io ho risposto, me ne hai fatto comprare due e adesso me retrovo con questo che nemmeno conosco”.
Sono stati diversi gli eventi in cui Sabrina ha dato modo al pubblico italiano di conoscere qualcosa di più su sua madre. Nel 2016, durante lo show serale House Party timonato da Maria De Filippi, era stata letta una lettera commovente di Ida per Sabrina che recitava così:
Eri quella che lasciavi, e lasci tutt’ora, biglietti qui è là con l’intenzione di accarezzarmi sempre anche quando non ci sei. Tu sei la figlia che ha superato ogni mia ambizione e non mi riferisco al tuo lavoro in questo momento, ma alla persona che sei diventata, o meglio, che sei rimasta. Tu sei la mia Sabrina di sempre.
A Fiano tutti mi fermano e mi dicono che sei sempre affabile e generosa con tutti e che non ti sei montata la testa