Identità di genere, attrazione sessuale e attrazione romantica: facciamo chiarezza

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Di Redazione

L’evoluzione e l’emancipazione del pensiero comune generano in maniera naturale un maggiore interesse verso temi specifici, stimolando il dibattito e la conoscenza.

L’attuale periodo storico è caratterizzato da una necessaria e divagante propaganda sull’inclusività, soprattutto in riferimento all’identità di genere e alle diverse sfaccettature della sessualità. L’argomento genera ancora particolare confusione, soprattutto nel cercare di distinguere le diverse sfere di interesse e le reali accezioni sia pratiche che teoriche.

Tale circostanza nasce probabilmente dalle informazioni ancora poco divulgate, unita alle condizioni di pregiudizio o rifiuto. E’ da sottolineare però quanto alcune tendenze, preferenze e scelte di carattere sessuale o in riferimento alla propria identità di genere siano sempre esistite. Erroneamente infatti alcuni atteggiamenti vengono classificati come mode o espressioni momentanee; la realtà è invece ben diversa.

Oggi le società sono maggiormente predisposte ad affrontare temi che in precedenza erano visti come tabù. Ciò non implica che determinate sfaccettature dell’essere umano non siano sempre esistite. Per questa ragione, è necessario cercare di fare sempre più chiarezza sul reale significato attribuibile al concetto di identità di genere, così come sulla distinzione tra attrazione sessuale e attrazione romantica.

Cosa si intende per identità di genere

Si sente spesso parlare di quanto la poca conoscenza possa portare a pregiudizi infondati e superficiali. Nel caso dell’identità di genere, la maggior parte dei fraintendimenti riguarda l’incapacità di distinguerla dalla sfera sessuale. Infatti, la prima precisazione riguarda proprio le differenze concettuali tra genere e sesso.

Nel primo caso, ci si riferisce essenzialmente alla personale consapevolezza di sé dal punto di vista dell’appartenenza. Sentirsi uomo o donna, così come agender o genderfluid, è una considerazione assolutamente personale che deriva dall’analisi intima e introspettiva concentrata sulla propria persona.

L’orientamento sessuale invece prescinde dall’indentità di genere; con questo concetto si esprime semplicemente le preferenze e i gusti sessuali degli individui. A questa sfera appartengono quindi le definizioni di eterosessualità, omosessualità, bisessualità e numerose altre varianti personali.

Mediante questa importante distinzione, è più semplice comprendere che una persona che biologicamente risponde al genere femminile, possa in realtà sentirsi rappresentata dal genere maschile. Da tale accezione non è comunque desumibile l’orientamento o gusto sessuale, separato dunque dall’identità.

Il rifiuto della binarietà di genere

Il tema dell’identità di genere ha aperto un dibattito fondamentale sull’accettazione dei diversi canali di consapevolezza che prescindono dall’esclusività del maschile e femminile.

Sempre più persone hanno trovato il coraggio e la consapevolezza di dare voce a tutto ciò che è considerabile non binario. Il binomio essenzialmente biologico viene superato dalle definizioni di genderfluid, agender e non solo. Nello specifico, una persona può non sentirsi rappresentata per caratteristiche, atteggiamenti e cultura né dal genere maschile né da quello femminile.

Il rispetto verso queste persone nasce dalla personale esigenza di non sentirsi necessariamente inclusi in una categoria, con conseguente etichetta in riferimento al genere presunto di appartenenza.

Agender e genderfluid: caratteristiche

Quando si supera la dualità maschio-femmina si entra in un mondo ad oggi considerato nuovo, ma che in realtà per molti è semplicemente la quotidianità e normalità. Al fine di ridurre preconcetti e pregiudizi attraverso l’informazione, è fondamentale specificare alcune caratteristiche dell’identità non binaria.

Con la definizione di agender essenzialmente si rifiutano entrambe le categorie, riconoscendo il proprio individuo unicamente come persona, a prescindere dall’identità di genere. Per genderfluid invece si intende una persona caratterizzata dalla necessità di non sentirsi legata al binomio maschio-femmina ma di poter spaziare tra un genere e l’altro a seconda del proprio istinto e della propria consapevolezza.

Cosa distingue l’attrazione sessuale dall’attrazione romantica

Come per il genere, anche per il sesso sono ancora presenti errori di forma e di pensiero nel concepire determinati orientamenti e gusti sessuali.

Un tema particolarmente attuale in merito è riferito alla distinzione tra attrazione sessuale e attrazione romantica. Nel pensiero comune si tratta di due sfere che viaggiano di pari passo, principalmente rivolte verso lo stesso genere per il quale si prova un particolare sentimento.

In realtà, tale accezione è stata ampiamente sdoganata; attrazione sessuale e attrazione romantica non sono necessariamente due aspetti contigui o comunque riferiti necessariamente allo stesso genere sessuale. Si può banalmente avvertire un certo legame o propensione dal punto di vista intellettuale verso più persone ma in forme diverse, senza che per ognuna vi sia anche una forma di attrazione sessuale. Al contempo, quest’ultima non è percepita unicamente nei confronti della persona amata ma rappresenta una condizione inalienabile che può manifestarsi verso altre persone a prescindere dal sentimento forte verso il proprio o la propria coniuge.

Perchè l’attrazione sessuale non implica l’attrazione romantica

Come accennato in precedenza, questi due approcci sessuali non sono legati necessariamente tra loro, oltre a non essere riferiti sempre alla medesima persona. L’idea generale sul tema è che, appurata l’esistenza tra due persone di un sentimento romantico, l’attrazione sessuale sia ovvia. In realtà, la diffusione del dibattito sul tema ha fatto emergere quanto tale assunto a priori sia distante dalla realtà. Sempre più persone spiegano quanto sia comune e diffusa la separazione tra i due aspetti.

Nonostante sia una particolarità, innamorarsi di una persona non implica di pari passo il desiderio sessuale. Allo stesso tempo, il discorso può essere impostato anche in maniera inversa.

Vivere con spensieratezza la propria sessualità può spingere verso la conoscenza e l’approfondimento di rapporti basati principalmente su l’attrattiva unicamente carnale. Ciò definisce in maniera chiara quanto non sia ovvio che desiderare un rapporto sessuale con una persona non derivi da un sentimento alla base.

Come affrontare il dualismo sessualità-romanticismo

Con l’emergere del dibattito sul tema, molte persone hanno manifestato una particolare difficoltà nell’affrontare la questione in termini pratici.

La prima cosa da specificare è che il miglior modo per evitare fraintendimenti è la chiarezza; conoscere i bisogni e le idee della persona con la quale ci si rapporta è fondamentale. Di conseguenza, il rispetto per il partner, sia sessuale che amoroso, è fondamentale.

L’intesa dal punto di vista dell’attrazione sessuale può essere reciproca ma non è detto che entrambe le parti in causa non si aspettino qualcosa anche dal punto di vista romantico. Ciò giustifica la necessità di essere quanto più sinceri possible, al fine di poter dare libero sfogo alle proprie necessità senza urtare la sensibilità degli altri.

Quando invece, nonostante l’esistenza di una forte attrazione romantica, la difficoltà nel trovare un’intesa di tipo sessuale risulta importante, il problema può ancora essere il dialogo. Le sfaccettature del caso sono molteplici e non è possibile generalizzare con una definizione e considerazione unica. In ogni caso, parlarsi e cercare di comprendere cosa manca per raggiungere quello step può essere risolutivo oltre che stimolante.

Biromanticismo o infedeltà?

Così come l’attrazione fisica, anche quella sentimentale e romantica può essere riferita a più di una persona senza che necessariamente si parli di tradimento. L’infedeltà è qualcosa che prescinde dall’esistenza di un sentimento eguale per due o più persone e riguarda essenzialmente la soggettiva percezione e casistica.

Essere biromantico significa invece appurare la coesistenza di un sentimento forte non solo verso un’unica persona o verso un unico genere. Anche in questo caso, attraverso il dialogo, non è detto che non sia possibile coltivare più relazioni allo stesso tempo laddove le parti interessate riescano ad accettare una tale condizione.

Considerazioni finali

Dai temi affrontati si evince quanto il mondo della sessualità, dell’identità di genere e di tutte le sfumature esistenti sia ancora piuttosto controverso. Le problematiche esistenti non riguardano chiaramente gli aspetti pratici e la libertà di esprimersi, bensì risiedono nell’incapacità di superare i preconcetti mediante una corretta informazione sul tema. Ignorare la realtà circostante e discriminare gli atteggiamenti sul tema differenti dal proprio è il peggiore degli errori. L’identità di genere è un principio di autodeterminazione; ogni individuo dev’essere libero di poter affermare la propria persona secondo i criteri che meglio lo rappresentano. Al contempo, ogni tipo di atteggiamento riferito all’ambito dell’identità sessuale è legittimo se non tange con la libertà e sensibilità altrui. L’accettazione e l’inclusione passano quindi per la conoscenza, la tolleranza e soprattutto il rispetto, dosando al meglio il peso che viene dato al giudizio senza basi.