Il 22 Settembre 1962 avviene l’ultima impiccagione per stregoneria negli Stati Uniti. Venne impiccata una ragazza di diciassette anni, accusata di essere una strega perché additata dai popolani come “strana” e come persona che parlava in modo fuori dal comune. Fu l’ultimo di una serie di processi chiamati “Le streghe di Salem” per quanto riguarda gli Stati Uniti, che era rivolto a persone accusate di atti di stregoneria. Le streghe in questione risiedevano nel villaggio di Salem, nella contea di Essex, in Massachusset e fu l’ultimo a svolgersi nella colonie britanniche. Dal 1647 al 1688 erano già state impiccate altre diciassette persone, diventando una vera e propria “caccia alle streghe”.
I Processi alle streghe di Salem nel Massachusetts, si svolsero nel 1692-1693, e portarono alla morte di venti donne innocenti
I Processi alle streghe di Salem nel Massachusetts, si svolsero nel 1692-1693, e portarono alla morte di venti donne innocenti che furono accusate di stregoneria. I processi iniziarono dopo svariate accuse rivolte da alcune donne, che sarebbero state vittime a loro dire di alcuni incantesimi svolti da “streghe”. Le prime accuse partirono da Betty Parris di 9 anni e sua cugina Abigail Williams di soli 11 anni. Gran parte della popolazione avvallò la teoria delle cugine e iniziò così la caccia alle streghe di Salem.
Il reverendo e ministro dell’epoca Samuel Parris per le condanne ai processi utilizzò e fece rispettare l’esodo 22:18 della Bibbia che cita “Non lascerai che una strega viva“. La maggior parte dei cittadini erano così stati convinti in quanto La Bibbia era considerata la parola indiscutibile di Dio e convinceva così anche gli scettici che l’esistenza delle streghe era indiscutibile. La fede nella stregoneria fu incrementata dal fatto che alcuni eventi erano per lo più inspegabili. Sovente le malattie o le morti improvvise venivano attribuite ad incantesimi o malefici.
Il luogo delle esecuzioni fu chiamato witches’ hill, ovvero la collina delle streghe
Nei periodi di detenzione alcune vittime di queste becere accuse morirono in carcere come Sarah Osborne e la figlia appena nata di Sarah Good. Tanti altri si ammalarono gravemente in galera. I reali inglesi inviarono a Salem il governatore Sir William Phips per incominciare le udienze del processo, insieme al vice governatore William Stoughton. La prima ad essere impiccata fu Bridget Bishop, il luogo dell’esecuzione fu chiamato witches’ hill, ovvero la collina delle streghe. Il 29 giugno furono condannate a morte altre cinque donne. All’inizio del mese di agosto si tennero altri sei processi, dove ne vennero impiccate altre cinque. Solo quella di Elizabeth Proctor che era incinta fu posticipata. Fece scalpore il caso di George Borroughs, noto fedele cristiano, che nell’aula del tribunale prima di essere condannato a morte recitò il Padre Nostro.
Il 22 Settembre 1962 l’ultima strega viene impiccata
All’inizio di settembre furono condannate altre quattro persone e alla metà del mese furono impiccate per stregoneria altre nove. L’ennesima vittima di questo scempio fu un povero ottantenne, il signor Corey, che durante il processo non parlò. Proprio per questo motivo morì soffocato dai pesi che gli misero addosso per farlo parlare. Neanche in quel caso disse una parola e morì poco dopo. Durante i processi di Salem, i condannati che ammettevano le loro colpe e facevano i nomi di altri “stregoni” non venivano giustiziati. Il 22 Settembre 1962 fu il giorno delle ultime impiccagioni.
Il carro, che trasportava i prigionieri e avanzava verso il patibolo, si incastrò in un fosso. Le donne che avevano accusato le povere vittime di magia occulta si misero a gridare che era opera del diavolo che stava cercando di salvare i suoi adepti. Pochi erano gli uomini accusati di stregoneria, ma molte di queste erano donne anziane e molto povere. Per questi processi senza senso furono abbandonati interi raccolti delle persone giustiziate, il personale arrestato, anche quelli di chi frequentavano le udienze del processo.
I pastori protestanti riuscirono a fermare la ormai famosa caccia alle streghe
Già nel 1695 i magistrati furono criticati per la morte e la persecuzione di persone innocenti. Dopo il 1700 furono presentate istanze per annullare le condanne inflitte alle vittime. Nel 1711 fu deciso un risarcimento per le famiglie delle persone che furono uccise per ignobili motivi. La caccia alle streghe di Salem ebbe fine solo quando i pastori più ragionevoli cominciarono a tenere sermoni contro il tribunale processuale, facendo leva sulle poche prove che venivano raccolte per l’incriminazione. La loro tesi si basava sul fatto che le visioni che avevano gli accusanti non erano semplicemente verificabili. Furono quindi questi pastori protestanti che riuscirono a fermare la ormai famosa caccia alle streghe. Adesso il termine “caccia alle streghe” sta a significare una rivendicazione senza giusta motivazione.
Sabrina Baiocco
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