Oggi di circa due secoli fa, durante la vigilia del 24 dicembre, per la prima volta nel 1818 in Austria, dei cuori palpitanti ascoltavano questo canto di Natale “Stille Natch, heilige Natch” tra i più famosi al mondo. Conosciuto e cantato da due miliardi di persone fu tradotto in quasi 300 lingue. La sua versione inglese prende il titolo di “Silent Night”, mentre quella italiana ha un testo differente conosciuto come “Astro del ciel” e scritto dal prete bergamasco Angelo Meli nel 1937.
Silent Night, una scintilla di luce nel silenzio della notte
Sono periodi postumi alle guerre napoleoniche che avevano messo in ginocchio sia l’Austria sia il suo popolo. Vi era probabilmente un clima di sofferenza e miseria ed è in questo contesto che il sacerdote salisburghese Joseph Mohr si trovò a scrivere il testo del brano nel 1816. Con il desiderio di rimettere un pò di amore e speranza nei cuori della gente. Solo due anni più tardi trovò chi poteva metterla in musica, il maestro e organista Franz Xaver Gruber.
Durante la messa della vigilia di Natale del 1818, nella chiesa di San Nicola a Oberndorf, nei pressi di Salisburgo, il canto fu messo in scena dai due autori. Mohr eseguendolo come tenore e chitarra mentre Gruber intonava la parte del basso. Queste le parole di una delle strofe originali del testo scritto da Mohr, sia nella versione tedesca sia in quella tradotta in Italiano.
Stille Nacht! Heilige Nacht!
Die der Welt Heil gebracht,
Aus des Himmels goldenen Höh‘n
Uns der Gnaden Fülle lässt seh‘n
Jesus, in Menschengestalt,
Jesus, in Menschengestalt
Notte silenziosa! Notte santa!
Che porta al mondo la salvezza,
dalle altezze dorate del cielo
e ci fa vedere la pienezza della grazia
Gesù in forma d’uomo,
Gesù in forma d’uomo.
La diffusione del canto di Natale nello spazio e nel tempo
Un ruolo fondamentale nella diffusione del canto Silent Night (Stille natch) fu da attribuire a delle famiglie di cantori popolari provenienti dalla Zillertal, una valle nel Tirolo tra le montagne austriache. La famiglia Rainer e i fratelli Strasser. Che partirono dal loro paese alla volta prima dell’Europa, fino a conquistare il mondo intero con le loro voci e il loro repertorio tra cui il famoso canto di Natale.
I cantori Tirolesi: i fratelli Strasser e la famiglia Rainer
Secondo la tradizione, i primi a intonare le note di Stille Natch furono i fratelli Strasser, figli di un mercante ambulante che d’inverno girava per i mercati tedeschi. In queste occasioni di festa, per attirare l’attenzione della clientela, i figli vestivano con abiti tradizionali tirolesi e cantavano i brani popolari della loro terra. Il successo divenne dirompente e nel 1831 cantarono al mercatino di Natale a Lipsia e anche alla corte del re di Sassonia. Ebbe inizio così la loro tournée in giro per la Germania.
Quasi simultaneamente a Fügen, i fratelli Rainer allietavano le serate al castello del conte Dönhoff, cantando davanti allo zar di Russia Alessandro I e all’imperatore Francesco I d’Austria. Così inizia anche per loro il viaggio alla volta della Germania. Da qui la seconda generazione di Rainer oltrepasserà i confini Europei fino ad arrivare nel 1839 in America. Ludwig Rainer insieme alla Rainer Family si esibiranno per la prima volta a New York. Ed è qui che nel canzoniere del gruppo comparirà Silente night, Holy night. La compagnia Rainer successivamente fece ritorno dall’altra parte del mondo approdando in Russia e continuando a intonare i brani che li resero famosi.
Queste note si sono perpetuate fino ad oggi e nel 2011 il canto di Natale Silent Night (Stille Natch) è stato incluso tra i beni cultural immateriali nell’elenco del Patrimonio Mondiale UNESCO.
Marina Nicotra
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