Il decimo e ultimo film di Tarantino: il critico porno di seconda scelta

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Di Federica De Candia

10 e sto. L’amato regista di “Pulp Fiction“, sta per lasciare le scene di Hollywood. E promette un addio in grande stile, con un film da batticuore, che farà parlare. Il decimo e ultimo lavoro pensato da Quentin Tarantino, dovrebbe avere come protagonista, un uomo da lui realmente conosciuto: un critico di cinema che lavora per una rivista porno. Ma quando sembra tutto pronto, succede l’inaspettato.

Quale potrebbe essere l’ultimo film di Tarantino?

Quentin Tarantino e Brad Pitt, ultimo film "The Movie Critic", foto da Deadline
Quentin Tarantino e Brad Pitt, ultimo film “The Movie Critic”, foto da Deadline

Ha detto, senza ombra di dubbio, che il decimo film sarà anche l’ultimo. Ha anche detto, ai microfoni dell’ultimo Festival di Cannes, particolari della trama. Quentin Tarantino, 60 anni, poneva tutte le sue forze in un film annunciato per il 2024, dal titolo “The Movie Critic“.  Ma, alcune fonti vicine a lui, e riportate dalla rivista “Deadline“, sostengono che avrebbe «semplicemente cambiato idea». E il film non si farà. Era già successo con Tarantino. Quando il copione di “The Hateful Eight“, l’ottavo film del regista di Knoxville, finì in rete. Un attore violò il vincolo di non farlo leggere a nessuno, nemmeno al proprio agente, e Tarantino sentendosi tradito, aveva abbandonato il progetto. Ripensandoci solo grazie ai numerosi elogi ricevuti per quella trama, oramai letta da tutti. E sono in molti a sperare che, come fu per quella circostanza, ci ripensi anche per “The Movie Critic“.

Negli ultimi anni, Tarantino aveva anche rinunciato all’idea di girare un film di “Star Trek” vietato ai minori, preferendo idee più di nicchia (“Con un pubblico più piccolo, è molto più stimolante per me”, aveva dichiarato). Nel 2022 era anche vicino dal fare una serie tv in otto episodi, che poi non si è realizzata per sua volontà. La sceneggiatura dell’ultima, decima fatica di Quentin Tarantino, era già scritta e riscritta. Di proprio pugno, come è abitudine del regista. Incentrata su una vicenda ambientata nella California del 1977. Nonostante il tema possa sembrare fantasioso, la storia prende ispirazione dalla realtà di «una persona che se l’è spassata durante la sua esistenza pur senza raggiungere mai la celebrità», secondo le dichiarazioni dello stesso regista. Il critico cinematografico protagonista, scrittore di grandi speranze, cinico, arguto, brillante, ma che non era riuscito a trovare spazio editoriale se non su una rivista porno, riporta la mente alla famosa gavetta nella vita reale di Tarantino. Quella che riconosce come sua unica scuola di cinema, quando per lavoro ricaricava riviste pornografiche in un distributore automatico, e ritirava le monete. Lì conobbe il suo promettente scrittore.

L’uomo del film di Tarantino esiste davvero

Quando Tarantino si è sbilanciato dalla Croisette, parlando a cuore aperto del suo “The Movie Critic“, ancora non si sapeva il nome dell’attore protagonista. Poco dopo, le indiscrezioni davano per certa la presenza di Brad Pitt, riconvocato da Tarantino dopo le fortunate esperienze in “Bastardi senza gloria” e “C’era una volta a…Hollywood” dove interpretava Cliff Booth. Tarantino descrive così il personaggio del critico che doveva interpretare il divino Brad Pitt, o in alternativa spuntava anche il nome di Leonardo Di Caprio: «Era maleducato da morire. Le sue recensioni erano un incrocio tra il primo Howard Stern(irriverente conduttore radiofonico statunitense, ndr) e quello che Travis Bickle (il protagonista di Taxi Driver, interpretato da Robert De Nirondr) avrebbe potuto essere se fosse stato un critico cinematografico».

Questo è l’uomo cardine del film pensato da Tarantino. Il recensore, che scrive per la rubrica ‘The Popstar Pages’, sarà capace di attrarre, incuriosire e portare la storia al cardiopalma? «Tutto il resto era troppo squallido per essere letto, ma poi c’era questa rivista porno che aveva una pagina dedicata ai film davvero interessante..», lo ricorda così, in un alone di mistero e attrazione, il giovane lettore Quentin Tarantino. Che non risparmia particolari piccanti su di lui: «Era molto scortese, sapete. Bestemmiava. Usava insulti razziali. Ma le sue stronzate erano davvero divertenti. Era maleducato come l’inferno.. Scriveva come se avesse 55 anni, ma ne aveva solo 30». Tarantino non farà mai il suo nome. Ma secondo alcuni siti web americani, potrebbe trattarsi di William Marigold. Personaggio bizzarro, che si autoproclamava «storico del porno».

The Movie Critic: Tarantino vuole Bruce Willis

In realtà, la lavorazione di “The Movie Critic” era già ampiamente avviata, tanto che la produzione si era assicurata 20 milioni di dollari in sgravi fiscali da parte dello stato della California. E c’era il desiderio da parte del regista di avere nel film, per un cameo, l’amico Bruce Willis, seppur ritiratosi per problemi di salute. Oltre le sempre più insistenti voci, di un ritorno davanti alla macchina da presa, nel cast di “The Movie Critic“, di un altro veterano dei suoi filmSamuel L. Jackson. Durante la masterclass sulla Croisette, Tarantino ha dato anche altre informazioni, che possono suggerire indizi sull’ultimo film prima del suo ritiro: «A me piacciono i film violenti, sono il massimo dell’intrattenimento perché dal mio punto di vista coniugano trame intriganti a modalità estreme. Motivo per cui le sceneggiature me le scrivo da solo e mi prendo il rischio delle conseguenze».

In questo periodo, tra i ripensamenti e le scissioni dei contratti di Tarantino, Hollywood è in fermento. È stato rivelato che Martin Scorsese, 81enne, ha ben due film in cantiere, sulla vita di Gesù e un biopic su Frank Sinastra; Steven Spielberg, invece, torna alle sue note passioni e farà un film sugli Ufo, e collaborerà anche con lo stesso Scorsese su una serie Apple Tv+ tratta da “Cape Fear“. Aspettando le ultime notizie sulle intenzioni di Quentin Tarantino, di certo possiamo dire che nel suo decimo film di addio al cinema, non mancheranno sorprese e colpi di scena. Che il ripensamento sia l’ennesima trovata pubblicitaria studiata da Hollywood? Ma è proprio Quentin a mettere le mani avanti dicendo: «Quel che uno scrive talvolta poi lo cambia. Il mio vantaggio rispetto ad altri registi è che i copioni sono miei e quindi fino all’ultimo posso tradirmi. Dopo sarà il pubblico a decidere».

Federica De Candia

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