Il dramma di Giada Desideri per la malattia rara della figlia: “Ho mollato tutto per starle accanto”

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Di Redazione Gossip

Giada Desideri, dall’unione con il marito e celebre doppiatore, Luca Ward ha avuto due figli Lupo e Sella: all’ultima figlia veniva diagnosticata una malattia rara che aveva portato l’attrice nel 2010 ad abbandonare le scene.

Giada Desideri, quale malattia ha la figlia?

Giada Desideri quale malattia ha la figlia

Oggi l’attrice ritornata nel cast di Un Posto Al Sole a distanza di vent’anni sarà ospite de La Volta Buona, in onda dalle 14:00 su Raiuno dove si racconterà tra carriera e vita privata alla conduttrice del talk Caterina Balivo. Maria Giada Faggioli (vero nome dell’artista) nasce a Roma nel 1973 ed a soli 13 anni incontra un fotografo di un’agenzia newyorchese. Gli scatti arrivveranno a Luigi Comencini che la sceglierà per il film Un Ragazzo di Calabria. Studia recitazione a Los Angeles, per poi ritornare in patria dove recita a teatro per poi esordire nella serie i Ragazzi Del Muretto. Nel 1996 la vediamo nel cast di Un Posto Al Sole dove rimane fino al 2010. Partecipa a diverse fiction come Dio Vede e Provvede, Non Lasciamoci Più, Una Donna Per Amico 2 e Don Matteo tra le tante.

Sul grande schermo appare in Animanera di Raffaele Verzillo, L’Anno Mille di Diego Febbraro, Cresceranno I Carciofi A Mimongo di Fulvio Ottaviano. Dal 2006 è legata a Luca Ward che ha sposato con rito civile nel 2013 celebratosi in Campidoglio. La coppia ha allargato la famiglia con l’arrivo di Lupo nel 2007 seguito da Luna. Giada Desideri ed il marito hanno attraversato un momento buio quando nel 2010 scoprivano che la figlia era affetta da una malattia rara, ovvero la sindrome di Marfan. Il doppiatore e la moglie notavano che la piccola Luna non aveva il bacino allineato: a quel punto la Desideri decide di abbandonare la carriera per dedicarsi alla famiglia. Riguardo la scelta della moglie, Ward aveva dichiarato: “Io non volevo e le ho detto: ‘No, sei una donna bellissima, un’attrice meravigliosa, reciti in cinque lingue: perché?’. Lei ha risposto: ‘Perché si fa così altrimenti non ne usciamo, i nostri figli devono avere almeno il controllo di uno dei due. Vai tu a lavorare, ci penso io”.

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