Luca Ward , chi è il marito di Giada Desideri: “Abbandonò tutto per la famiglia, io non volevo”

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Di Redazione Metropolitan

La storia d’amore tra Giada Desideri e suo marito Luca Ward è ormai prossima a raggiungere la soglia dei vent’anni. Come racconta Libero, il primo incontro risale al 2006: dalla frequentazione arrivano al matrimonio – celebrato in Campidoglio – nel 2013 e nel tempo hanno impreziosito la bellezza della famiglia con la nascita di due figli: Stella e Lupo.

L’attrice decise infatti di dedicarsi totalmente a sua figlia Stella – nata dal matrimonio con suo marito Luca Ward – dopo la diagnosi di una rara malattia genetica, la sindrome di Marfan.

“Io non volevo e le ho detto: ‘No, sei una donna bellissima, un’attrice meravigliosa, reciti in cinque lingue…’. Lei mi ha risposto che altrimenti non ne saremmo usciti: ‘I nostri figli devono avere il controllo di uno dei due; vai tu a lavorare, ci penso io’”. Queste le parole di Luca Ward – marito di Giada Desideri – riportate da Libero a proposito di un’intervista dove raccontava appunto della scelta di sua moglie di lasciare il set di Un posto al sole per dedicarsi con amore e speranza a sua figlia Stella alle prese con la malattia

Giada Desideri e suo marito Luca Ward sono genitori esemplari per i propri figli e lo dimostra ulteriormente la scelta dell’attrice per la malattia della piccola Luna decise appunto di mettere da parte la propria attività professionale. Tra l’altro, la coppia avrebbe potuto gioire per la nascita di un terzo figlio ma purtroppo la gravidanza si è interrotta dopo alcune settimane. “Pensai: ‘Ma sì, io vengo da una famiglia numerosa, qual è il problema?’” – raccontava Luca Ward, come riporta Libero, intervistato nel programma Vieni da me – “I figli portano fortuna, poi però purtroppo dopo qualche settimana è andato via…”.

Nel corso di un’intervista rilasciata a Nuovo, Giada Desideri ha parlato della condizioni di salute della piccola Stella, la quale è stata recentemente operata. Ha raccontato: “Mia figlia Luna è stata operata alla schiena e io sono certa che, se è andata bene, è grazie a lui. Tutto è cominciato con il ritrovamento di una sua statuina. Eravamo in attesa di sapere la data dell’intervento, ho trovato in garage una statuina di Padre Pio e l’ho messa sul comodino. A pochi giorni da quel ritrovamento ci ha chiamato il dottore dicendo che si era liberato un posto per l’operazione”.