
Come è risaputo, la Toscana è ricca di luoghi dal fascino unico ed irripetibile, caratterizzati da secolare bellezza. Oggi, in particolare, ViaggiAmo ci condurrà alla riscoperta dell’Abbazia di San Galgano, a pochissimi km da Siena.
L’Abbazia di San Galgano, un angolo sospeso tra cielo e terra
Immersa tra le verdi campagne toscane, San Galgano è un’abbazia cistercense le cui origini risalgono al 1200 ed è situata ad una trentina di chilometri dalla città di Siena, nel comune di Chiusdino. Il luogo garantisce un’atmosfera incredibile. Infatti, l’abbazia è completamente circondate dalle colline del Val di Merse e sembra quasi fare da ponte tra cielo e terra. La sua peculiarità è, dopotutto, quella di non avere più il tetto! Caratteristica, questa, che arricchisce il suo valore artistico; si tratta infatti di uno di quei casi per i quali la mancanza diventa un valore aggiunto: la mancanza diventa attributo di bellezza.
Prima ancora di arrivare ai famosissimi ruderi della chiesa, vedrete dapprima lo Scriptorium, l’ambiente in cui i monaci cistercensi si immedesimavano nella scrittura. Da qui, vi troverete nella Sala Capitolare, da cui potrete ammirare la scala sotterranea, posta al centro del vano. Finalmente sarete immersi nel punto più celebre dell’abbazia: le rovine dell’unica navata che si ergono a scheletro dell’antica architettura. Una volta al centro dell’ambiente, si potrà quasi immaginare di non trovarsi più vincolati alla realtà fisica; l’assenza del tetto conferisce, infatti, quel carattere mistico e spirituale che rende la visita all’abbazia un’esperienza da non perdere.
San Galgano e l’Eremo di Montesiepi
A pochi passi dall’abbazia, visiterete l’Eremo di Montesiepi, una edificio romanico che ha la peculiarità di essere di forma circolare, motivo per cui è anche chiamato la Rotonda di Montesiepi. Qui, storia e leggenda si uniscono per via della presenza della spada nella roccia che diventa assolutamente reale; l’incredibile cimelio oggi è protetto da una teca per l’inutile tentativo di un visitatore che ha provato ad estrarla.

Secondo la tradizione, la spada venne conficcata da Galgano Guidotti, giovane nobile che compì questo gesto per simboleggiare la rinuncia a una vita di ricchezze a favore di un’esistenza più semplice, dedicata alla penitenza e alla ricerca della verità. La spada attira la curiosità di grandi e piccini grazie alla figura di Re Artù. Inoltre, simboleggia la possibile correlazione tra l’abbazia cistercense e la leggenda della Tavola Rotonda.
Visita al Museo di San Galgano
Uscendo dalla chiesa, attraverso un vicolo arriverete direttamente alla casa natale di San Galgano. All’interno, oltre a un Oratorio che viene curato da una Confraternita dedicata al santo, si conserva una pietra legata a un evento prodigioso in cui fu coinvolto il cavallo del santo eremita. A conclusione della vostra visita, tutta all’insegna di storia e misticismo, potrete visitare il Museo diocesano; la collezione vanta una vasta quantità di opere d’arte locale, come gli stemmi nobiliari delle famiglie feudali del posto, opera di artisti senesi. Attraverso la visita al museo, potrete entrare direttamente a contatto con manufatti ed oggetti di pregio connessi con la storia di questo magnifico complesso architettonico.

L’abbazia di San Galgano oggi viene spesso utilizzata come location per festival e rassegne musicali; si tratta ovviamente di eventi temporaneamente interrotti dallo stato di emergenza ma che non smettono di attirare turisti da tutto il mondo. Immaginate quanto possa essere affascinante ritrovarsi all’interno dell’abbazia, durante una serata dal cielo stellato. Non meno interessante è, naturalmente, la visita diurna del luogo; solo così potrete riscoprirne ogni angolo e tutte le curiosità!
Martina Pipitone