Il film cult stasera in TV: “Agente 007 – Dalla Russia con amore”

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Di Redazione Metropolitan

Agente 007 Dalla Russia con amore è il film stasera in tv con Sean Connery. Uno spietato assassino, Donald Red Grant, uccide in un’esercitazione un uomo mascherato da James Bond. Lo scacchista Kroonsteen organizza per laSPECTRE un piano per rubare all’Unione Sovietica il Lektor, macchina per decodificare crittogrammi, e uccidere Bond per vendicare la morte del dottor Julius No. Ernst Stavro Blofeld, misterioso capo della SPECTRE, affida gli aspetti tecnici a Rosa Klebb, che recluta Grant come assassino, e Tatiana Romanova, membro dei servizi segreti russi e inconsapevole pedina del gioco, non a conoscenza dei rapporti della Klebb con la SPECTRE.

Nel frattempo, a Londra,M riferisce a Bond che la Romanova è intenzionata a disertare e fornire il suo supporto per il furto del Lektor, strumento da molti anni desiderato dall’MI6 e dalla CIA, ma che sarà disposta all’azione solo assieme a Bond, di cui aveva trovato una fotografia in un dossier sovietico. L’agente vola a Istanbul dove incontra Ali Kerim Bey. Dopo che l’ufficio di Kerim è fatto esplodere in un attentato, i due, spiando all’interno del consolato russo, notano la presenza del rivale Krilencu. La sera stessa, recatisi in un accampamento zingaro sono attaccati degli uomini di Krilencu, che feriscono al braccio Kerim e per poco non uccidono Bond, che riesce a salvarsi grazie all’intervento di Grant, nascosto. Tuttavia la notte successiva Kerim si vendica e uccide il nemico per mezzo del fucile di Bond, il quale, dopo essere tornato in albergo, incontra nel suo letto la Romanova e, entrambi inconsapevoli di essere spiati da Grant e dalla Klebb, trascorrono una intensa notte d’amore.

James Bond e Tatiana Romanova organizzano un piano: stabiliscono di incontrarsi il giorno seguente a Hagia Sophia per potersi scambiare la pianta dell’edificio del consolato russo, ma vengono intercettati. Si tratta dell’uomo che aveva già pedinato Bond il giorno del suo arrivo in Turchia e, ora, cerca di impedire lo scambio, ma improvvisamente – senza farsi vedere dai protagonisti – interviene Grant uccidendolo. Completato, dunque, lo scambio Bond e Kerim studiano l’edificio e organizzano il furto del Lektor. Terminata l’azione con successo, Bond, Kerim e la Romanova prendono l’Orient Express e si danno alla fuga sotto falsa identità in direzione di Trieste. Sul treno compare di nuovo Grant che uccide Kerim insieme all’ufficiale di sicurezza russo Benz (che era stato precedentemente catturato dal duo formato da Kerim e Bond, e tenuto prigioniero dallo stesso Kerim in uno scompartimento del treno), e inscena un tranello: mistifica le loro morti riconducendole a una accidentale colluttazione.

Quando il treno giunge a Zagabria, Grant avvicina Bond fingendo di essere il signor Nash, un agente britannico condotto sul treno per aiutarlo a superare la frontiera insieme al Lektor. Dopo che la Romanova viene narcotizzata nel corso della cena, Bond è messo alle strette; Grant spiega definitivamente come la SPECTRE sia riuscita a mettere gli uni contro gli altri russi e britannici, e ribadisce quanto la Romanova fosse all’oscuro del proprio ruolo: non poteva, infatti, essere cosciente di non lavorare più per la Russia ma, piuttosto, per la SPECTRE in modo del tutto inconsapevole. Infine, per mezzo del filmato della notte d’amore in suo possesso, minaccia di far morire Bond e la Romanova e di far apparire il tutto un caso di omicidio-suicidio tra due agenti segreti nemici. Ma Bond lo induce ad aprire la sua valigetta, facendo così esplodere una bomba fumogena contenuta al suo interno, fatto che consente a 007 di liberarsi; scoppia così una lotta violenta e convulsa: infine, pugnalato a un braccio e strangolato con il cavo sottile e resistentissimo del suo orologio da polso, Grant muore.

Il romanzo di Ian Fleming è un thriller ambientato nel periodo della guerra fredda, tuttavia i produttori decisero di descrivere unicamente la SPECTRE tralasciando la sovietica SMERSH (nel romanzo, infatti, sia la Klebb sia Grant sono al servizio dell’organizzazione russa), per non inciampare in controversie politiche, evitando di focalizzare la Russia come nemico.

Il primo sceneggiatore fu Len Deighton, presto sostituito per l’inconsistenza del suo lavoro; furono così assunti Johanna Harwood e Richard Maibaum, che introdussero alcune modifiche rispetto al romanzo: il personaggio di Grant appare già all’inizio del film, prima che la scena si sposti a Istanbul; inoltre, è lui l’autore dell’omicidio nella basilica di Santa Sofia, quando invece nel romanzo è Bond. Infine furono aggiunte le scene dell’elicottero e del motoscafo, non presenti nel romanzo, e lo scontro finale con Rosa Klebb fu spostato da Parigi a Venezia.

Cast

Nonostante nei titoli di coda il personaggio di Ernst Stavro Blofeld sia contrassegnato da un punto interrogativo, l’attore che lo interpretò fu Anthony Dawson, il Professor Dent in Agente 007 – Licenza di uccidere, doppiato dall’attore austriaco Eric Pohlmann. Peter Burton era indisponibile per il ruolo di Q e lo sostituì Desmond Llewelyn, molto appassionato alla serie. Tuttavia, il suo nome non comparve nei titoli a inizio film, ma solo in coda.

Molte attrici furono prese in considerazione per il ruolo di Tatiana; tra queste Sylva Koscina, Virna Lisi, Annette Vadim eTania Mallet, ma si preferì Daniela Bianchi, giovane aspirante al titolo di Miss Universo nel 1960. La Bianchi cominciò a prendere lezioni di inglese per interpretare il ruolo, ma risultò ridicola e fu doppiata. Come provino fu usata la scena in cui Bond trova la Bianchi nel suo letto d’albergo, scena che poi diventò tradizionale per selezionare i futuri James Bond e le future bond girl.