Il Fiume D’Oro – Questo settembre, Asmodee ci regala un gioco davvero niente male ambientato nello stesso universo de “La Leggenda dei 5 Anelli”. Invece che di un cardgame o di un RPG, questa volta parliamo di un gioco da tavolo a tutti gli effetti. “Il Fiume d’Oro” è opera di Keith Piggott ed una partita può durare circa 60-90 minuti. Può essere intavolato da 2 a 4 persone di età consigliata dai 14 anni in su.
Seta, Riso e Koku – Ambientazione & Contenuto
Il leggendario fiume che dà il titolo al gioco è sempre stato simbolo di prosperità infinita, nel regno di Rokugan. Dovremo navigare lungo le sue correnti per poter costruire il nostro impero commerciale nel regno. Questo aumenterà la nostra influenza nei palazzi della grande nobiltà. Ma sarà anche la sorte a decidere chi tra i clan del Granchio, dello Scorpione, della Gru o della Mantide sarà il più influente e fortunato.
La scatola quadrata de “Il Fiume d’Oro” è di dimensioni medie ma di spessore più sottile. Già dall’illustrazione di copertina possiamo notare un dettaglio bellissimo che ritroveremo anche su gran parte del tabellone di gioco: le rifiniture color oro. Ecco le componenti:
1 Tabellone
1 Regolamento
6 Tessere Punteggio Regione
6 Carte Maestria
30 Carte Avventore
4 Carte Riepilogo
49 Tessere Edificio
95 Koku (monete)
75 Segnalini Merce
1 Plancia degli Edifici
4 Plance del Clan
4 Gettoni Punteggio
8 Gettoni Favore Divino
8 Barche Semplici
4 Dadi Personalizzati
4 Barche Reali
88 Gettoni Clan
Il Fiume d’Oro – Come si gioca
Dopo aver selezionato il clan di cui far parte ed aver preso le sue componenti, prepariamo il tutto in base al numero di partecipanti. Questo andrà anche a scandire la durata della partita, la quale terminerà quando verrà posizionata l’ultima tessera edificio della seconda era. Prima dell’inizio della partita, ogni persona lancerà il proprio dado.
Durante il nostro turno seguiremo 4 fasi: Spendere Favore Divino, Azione, Rivendicare Maestrie e Tirare il Dado.
La prima fase è l’unico momento in cui ci è consentito modificare il valore del dado. Ogni Favore Divino speso vale come un +1/-1 e possiamo retrocedere ad 1 dal 6 e viceversa (es: risultato 6, spendo un Favore per farlo diventare 1).
Possiamo scegliere una sola azione tra le 3 disponibili, nella seconda fase.
Costruzione: scegliamo una casella Riva appartenente alla regione/colore/valore del risultato ottenuto col dado. Spendiamo i Koku richiesti dalla casella e vi costruiamo una delle 4 tessere Edificio disponibili al momento. Otteniamo subito il beneficio centrale che copriremo con un nostro segnalino Clan. Si tratta sempre di un avanzamento nel tracciato influenza di quella regione.
Navigare: facciamo scendere lungo il fiume una delle nostre barche, muovendola di tante caselle quanto il valore del dado. Guadagniamo i benefici indicati dalle punte delle tessere edificio che circondano l’area di fiume dove sostiamo. Chi possiede quegli edifici, guadagna i bonus indicati sul lato opposto; vale anche per noi.
Consegna: nella nostra mano sono sempre presenti almeno 2 carte Avventore. Tramite questa azione possiamo giocarne una che ha il simbolo in comune con la faccia del dado. Paghiamo le risorse richieste dal personaggio e caliamo la carta scoperta davanti a noi. Può avere 3 benefici: immediato, permanente e di fine partita.
Maestrie e fine del gioco
L’ultima fase del round ci vede rivendicare le Maestrie, se soddisfatte. Si tratta di traguardi o milestone che regalano più punti a chi arriva prima. Ve ne sono 3 diversi in ogni partita.
Quando viene posizionato l’ultimo edificio della prima Era, l’Imperatore ci farà visita. Grazie a lui guadagneremo ogni beneficio di proprietà degli Edifici che possediamo.
Invece se è l’ultima tessera della seconda era ad essere posizionata, ogni altra persona effettuerà un ultimo turno di gioco e la partita si concluderà.
Nel conteggio finale dei punti, per decretare chi vincerà la partita, consideriamo: i tracciato influenza delle regioni (si tratta di una classifica in base a chi si trova più avanti), gli Avventori giocati (in base ad uno schema, più ne caliamo meglio è) e le loro capacità di fine partita.
Il Fiume d’Oro – Titoli di coda
Ho messo da parte i pregiudizi per questo titolo ed ho fatto bene!
Si sa, quando nascono giochi come costole di altri o facenti parte della stessa lore, non sono sempre un successo.
Invece “Il Fiume d’Oro” mi ha alquanto soddisfatto.
Regole semplici, flusso di gioco fluido, ottima varietà ed un crogiolo di meccaniche che si incastrano bene, creando un mix piacevolmente inaspettato e che funziona alla grande.
La varietà di cui parlo è data da diversi elementi, come i numerosi edifici, i diversi Avventori e le Maestrie che possono cambiare ad ogni partita.
Aggiungiamoci anche la possibilità di introdurre la mini espansione, presente, dei “Mecenati dei Clan”, i quali aggiungono asimmetria alle fazioni.
Riguardo le meccaniche troviamo l’aleatorietà di un solo dado, che oltretutto è possibile controllare grazie al Favore Divino. Poi abbiamo un percorso su mappa, vari tracciati, bonus di area e di fine partita, sviluppo, ecc.
L’occhio vuole la sua parte e grazie all’estetica de “Il Fiume d’Oro” ne ha tanta. La tematica è resa benissimo dalle illustrazioni e dai toni di tutte le componenti, riporto all’attenzione tutti i dettagli in oro bellissimi.
L’ambientazione è resa abbastanza bene dalle meccaniche di gioco, così che dalle note descrittive che possiamo trovare sulle plance personali dei Clan e sull’ultima pagina del regolamento, dove troviamo la storia delle varie regioni del Rokugan.
L’interazione è leggermente presente in maniera indiretta, dovuta alla costruzione degli edifici che possono apportare benefici quando ci si sposta sul fiume.
Consiglio di fine recensione: non lesinate sullo spendere Favore Divino, può essere essenziale!
Have a good game!
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