“Il meglio deve ancora venire” alla Festa di Roma

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Di Redazione Metropolitan

La recensione di Il meglio deve ancora venire presentato oggi alla Festa del Cinema di Roma. Ad aprile nei cinema distribuito dalla Lucky Red.

Trama

Dopo il grande successo in Francia di Cena tra amici (noto in Italia anche grazie al remake di Francesca Archibugi, Il nome del figlio) Matthieu Delaporte e Alexandre de la Patellière tornano a giocare con gli equivoci portando in scena Fabrice Luchini e Patrick Bruel, due amici di vecchia data che, a seguito di un colossale malinteso in cui entrambi sono convinti che l’altro sia in fin di vita, decidono di riprendersi tutto il tempo perduto e godersi i giorni che verranno.

Recensione

Spesso quando si parla di un cancro sul grande schermo gli sceneggiatori e i registi cadono i drammi molto deprimenti. Invece qui viene presa la malattia per raccontare un sentimento più profondo che è l’amicizia e “ha il vantaggio di essere certo”. Vite completamente diverse, quasi opposte, dei due attori come Luchini e Burhel ma che riescono a interpretare una coppia di amici più legati che mai uniti da mezze verità e piccole bugie.

Il meglio deve ancora venire è una commedia che da un tocco di freschezza e ha una sceneggiatura dinamica senza cadere nella logica del già visto. Il film si dedica anche sul vivere giorno per giorno la propria vita senza risparmiarsi nulla per poi non avere il rimpianto di non aver fatto determinate scelte anche in tarda età.