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Settembre 16, 2024, lunedì

Il mistero degli occhi di Modigliani, le più grandi opere dell’artista maledetto

Amedeo Modigliani nasce a Livorno il 12 Luglio del 1884, decide di lasciare il paese natale per trasferirsi a Parigi. Quest’ultima all’inizio del Novecento era la culla dell’arte per poeti, pittori e scultori. Nel 1917 Modigliani incontra la giovane pittrice Jeanne Hébuterne, i due si innamorano e vanno a vivere insieme in rue de la Grande-Chaumière, a Montparnasse. Nel gennaio del 1920 l’artista si ammala di polmonite, entra in coma e muore il 24 gennaio. Il giorno dopo, alle tre del mattino, Jeanne, incinta di otto mesi si suicida. I due riposano insieme nel cimitero di Parigi. Molte sono le opere di grande rilievo composte dal pittore durante la sua breve vita. Andremo di seguito a citarne alcune.

Fra le opere di Modigliani troviamo le straordinarie teste scolpite

Le opere di Modigliani, le teste scoplite
Le teste scolpite di Modigliani

Amedeo Modigliani amava scolpire e gli sarebbe tanto piaciuto diventare uno scultore monumentale. Purtroppo il suo fisico gracile non glielo permise, ma la sua passione per le teste scolpite lo portarono nel 1909 a realizzare le sue famose teste. Le teste di Modigliani avevano il naso accentuato e labbra sporgenti, il viso era sempre allungato e dalla forma triangolare. Le orecchie molto minute e spesso coperte da capelli intrecciati. La fronte era piuttosto bassa e i colli da sempre lunghi, come gli occhi che erano appena accentuati. All’epoca delle sue realizzazioni queste sculture vengono disprezzate sia dal pubblico che dai suoi artisti contemporanei e Modigliani affranto si narra che gettò alcune di queste opere nel Fosso Reale di Livorno.

Nel 1984, a 100 anni dalla morte del pittore, si festeggia il suo centenario, con una galleria a lui dedicata curata dai fratelli Dario e Vera Durbè. Iniziano contemporaneamente le operazioni di dragaggio nel Fosso Reale con la speranza di ritrovare le sue bellissime sculture. Furono rinvenute pochi giorni dopo tre teste scultoree, attribuibili secondo vari esperti d’arte a Modigliani. Poco tempo dopo si scoprì in realtà che due delle tre teste rinvenute erano frutto del giovane artista di Livorno, Angelo Froglia. La terza era stata realizzata e di proposito gettata nelle acque del Fosso da alcuni studenti come burla, che si dirá alla fine piuttosto ben riuscita.

Il Nudo sdraiato di Modigliani, un’offesa alla pubblica decenza

Il Nudo Sdraiato di Modigliani, realizzato nel 1917, viene ritirato per offesa alla pubblica decenza. Fa parte di uno dei sette Modigliani della collezione Riccardo Gualino, ed è la decima opera più cara al mondo mai acquistata in un’asta. La donna ci appare distesa con le braccia alzate e poggiate sui cuscini. La peluria di ascelle e pube sono in bella vista. Per la realizzazione del quadro sono utilizzati pochi colori. Spiccano infatti il rosso del divano e l’ocra della pelle, l‘azzurro del cuscino, il nero dei capelli e il bianco dello sfondo. La modella che utilizza è la sua compagna Jeanne Hebuterne. Ci appare come inquadrata dall’alto, rivolgendo lo sguardo diretto allo spettatore. L’ambiente circostante è quasi inesistente e il nudo ci sembra come reale e vero. Il nero spicca nei capelli e negli occhi della modella e le braccia e le gambe risultano come tagliate dai bordi della tela. Il trucco è molto accentuato e il quadro trasuda sensualità. Proprio per questo venne additato come scandaloso. Il quadro è un palese omaggio alla Maja Desnuda di Goya.

Tra le opere più famose di Modigliani il ritratto della sua Jeanne

Le opere di Modigliani, il ritratto di Jeanne
Il ritratto di Jeanne Hebuterne di Modigliani

Come in tantissime opere di Modigliani gli occhi sono totalmente dipinti di nero e sono assenti le pupille. I soggetti di Modigliani sono quasi sempre rappresentati da occhi completamente scuri e definiti, questo perché il pittore era cresciuto secondo la tradizione ebraica, dove gli occhi si diceva fossero lo specchio dell’anima e quindi la sua forma più intima. Il ritratto di Jeanne Hebuterne è uno dei quadri più famosi di Modigliani ed è dipinto nel 1917 olio su tela. Nel quadro è ritratta la fidanzata di Modigliani che ai tempi aveva solo 19 anni. Jeanne era più giovane di lui di 14 anni. È una giovane pittrice che sta studiando all’accademia Colarossi e che rimane affascinata dall’arte di Modigliani. Lui la ritrae nel suo studio di Parigi, mettendo in risalto la sua bellezza e i suoi particolari. Il quadro ci appare quasi come in forma spirituale, in quanto gli occhi sono dipinti di un azzurro intenso che emanano luce. Attira l’attenzione la lunghezza del collo e come il quadro è stato dipinto solo ed esclusivamente con colori molto caldi. L’espressione della ragazza è molto malinconica e ed è ritratta a mezzo busto. Il suo viso è ovale e definito con pennellate brevi, è ritratta mentre indossa un grande cappello sul capo.

Modigliani racchiude nelle sue opere la psicologia della persona che ritrae

Modigliani nel quadro vuole racchiudere la psicologia della persona, più che la somiglianza fisica. Quando Modigliani incontra Jane era già un alcolizzato ed era assiduo consumatore di hashish, con gravi difficoltà economiche. Ritrae la donna in diversi suoi quadri colorandole gli occhi di blu invece che verdi. È fortemente influenzato dall’arte africana, la dipinge infatti con il collo allungato e la testa ovale. I genitori della ragazza non vedono di buon occhio la sua relazione con il pittore, che oltre che in povertà era anche ebreo, mentre la famiglia della ragazza era cattolica. Il pittore muore a 35 anni quando Jeanne ne ha soli 22 , una bambina di tre anni a carico e un altro figlio in arrivo. A soli due giorni dalla morte dell’artista la giovane si getta dal quinto piano dove abitava e muore sul colpo. La loro bambina è cresciuta a Livorno dalla nonna paterna, diventando una storica dell’arte e una dei principali biografi del padre.

Sabrina Baiocco

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