E’ passato un altro anno di pandemia, e il Natale a Betlemme è quasi surreale: ecco come sono andati i festeggiamenti nel luogo della nascita di Gesù, secondo la tradizione cristiana.

Betlemme e l’ennesimo Natale ai tempi del Covid

Nella Piazza della Mangiatoia a Betlemme si trascorrre la notte di Natale tra Covid e scarsa affluenza. Poca è la folla, pochi i cappelli rossi di Natale. Secondo la tradizione cristiana Betlemme è il luogo di nascita di Gesù, e grande è l’affluenza per il turismo religioso. Ma anche stavolta l’affluenza è stata scarsa, e la situazione ha visto la stessa Israele limitare la diffusione della variante Omicron del Covid-19 chiudendo i confini.

Il ministro del turismo palestinese Rula Maayah, a quanto riporta Ansa, è lieto che quest’anno, “grazie ai vaccini”, la città sia comunque tornata a festeggiare, nonostante in modo contenuto. Nell’omelia per la messa di mezzanotte celebrata nella chiesa di Santa Caterina a Betlemme, l’amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, ha sottolineato che le celebrazioni sono state “certamente più gioiose” dell’anno precedente. “Rispetto al Natale 2020, i partecipanti sono molto più numerosi e questo è un segnale incoraggiante”, ha dichiarato davanti a un’assemblea interamente coperta dalle mascherine, lamentando però l’assenza di fedeli stranieri. I vari hotel della città sono deserti in questi giorni di festa.