Il permesso – 48 ore fuori, stavolta non ci beccano

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Di Redazione Metropolitan

Se qualcuno mi avesse detto tempo fa che Claudio Amendola si sarebbe cimentato nella regia cinematografica e avrebbe sfornato ben due film più che buoni, non ci avrei mai creduto. Eppure è così e “Il Permesso” (stasera su RAI 2 alle 23:25) ne è la dimostrazione.

Il Permesso
Il Permesso. PhotoCredit: Web

Da un soggetto di Giancarlo De Cataldo, “Il Permesso” si presenta come una sorta di “Suburra” a basso costo…e probabilmente un po’ lo è.

Non ha i virtuosismi del film di Sollima e nemmeno le ambizioni di metà dei lavori di De Cataldo ma solo due degli attori principali (lo stesso Amendola e Giacomo Ferrara).

Questo rende “Il Permesso” un film mediocre e da buttare? Direi proprio di no.

Il motivo? “Il Permesso” è un film onesto.

Claudio Amendola
Claudio Amendola. PhotoCredit: Web

Non pretende di riscrivere il genere o di esaltare i fanatici del cinema sperimentale ma solo di offrire un prodotto che fili liscio e che riesca ad intrattenere. E di fatto “Il Permesso” riesce in entrambe le cose.

Non fraintendetemi. C’è sicuramente qualcosa che non torna nella struttura corale del film (quattro storie nell’arco di un’ora e mezza di film) e in effetti verrebbe da chiedersi il perché di tutte queste vicende.

La storia di Angelo (Ferrara) e Rossana (Valentina Bellè) sono in qualche modo legate e quindi ha senso che la loro conclusione sia in qualche modo unica.

Il Permesso
Il Permesso. PhotoCredit: Web

Quelle con protagonisti Amendola e Luca Argentero sono invece completamente indipendenti. “Suburra” non era un film completamente perfetto però su questo aspetto era molto più coeso.

Nonostante questo, Amendola dimostra di avere uno stile di regia semplice ma efficace e onesto proprio come nel suo esordio, “La Mossa del Pinguino”.

Il Permesso
Il Permesso. PhotoCredit: Web

Fatto dimostrato dalla narrazione scorrevole e priva di momenti morti e da un piccolo cast in cui vengono valorizzati sia i protagonisti (oltre agli ottimi Ferrara e Bellè, è piacevole vedere finalmente Luca Argentero in un ruolo diverso dai suoi standard) che gli attori di supporto (il gruppetto di amici di Angelo e il sinistro Goran di Ivan Franek).

Luca Argentero
Luca Argentero. PhotoCredit: Web

E in un’ epoca in cui il cinema di genere sembra ancora zoppicare nel nostro paese, poter assistere a un film come “Il Permesso” (prodotto diretto con un attore dotato di una presenza e un fisico che non avrebbero sfigurato in un film con Tomas Milian) per me è motivo di piacere.

Il Permesso
Il Permesso. PhotoCredit: Web

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