Benvenuti nell’universo cinematografico di Movie Award. Si sta avvicinando Halloween perciò abbiamo deciso di dedicare la nostra puntata ad un film che ha terrorizzato e conquistato generazioni di spettatori. Una pellicola che nonostante il genere è riuscito a vincere l’Oscar a miglior film comportando una piccola rivoluzione. Abbiamo dedicato la puntata di oggi ad “Il silenzio degli innocenti” di Jonathan Demme
Il silenzio degli Innocenti e la leggenda di Hannibal Lecter
Quando uscì nel 1991 “Il silenzio degli Innocenti” conquistò letteralmente il pubblico incassando oltre 270 milioni a fronte di un budget di soli 19. Quello che più colpiva di questa pellicola è il fascino del male emanato da essa grazie al leggendario personaggio del dottor Hannibal Lecter. Un uomo che nonostante la grave colpa di cui si è macchiato colpisce per la sua raffinatezza, il narcisimo e l’educazione. Una cornice perfetta per il suo comportarsi da maestro con l’agente Starling che decide di aiutare in cambio di un viaggio psicologico nella sua mente e di un trasferimento dal carcere di massima sicurezza in un manicomio criminale.
Tra i due si instaura un rapporto intimo e piscologico che Demme è bravo raccontare attraverso l’uso sapiente di primi e primissimi piani. Anzi attraverso dialoghi e sguardi si crea una situazione di tensione per cui basta ,come nel caso del ricordo degli agnelli uccisi, evocare una situazione per terrorizzare lo spettatore senza bisogno di mostrarla. Ovviamente poi bisogna sottolineare le grandi interpretazioni di Anthony Hopkins e Jodie Foster che hanno messo anche un tocco d’improvvisazione nei loro personaggi costruiti attraverso l’ascolto di registrazioni di molti processi a serial killer.
Un’eccezione dell’Academy
Quando nel 1992 “Il silenzio degli Innocenti” vinse ben 5 Oscar, tra cui quello a miglior film, fu una piccola rivoluzione lanciata dall’Academy. Non era mai stati ben visti fino ad ora pellicole di paura e terrore di solito relegate agli effetti speciali, al trucco e alle scenografie con alcuni casi che, a dire della critica, meritavano ben di più . Basti pensare ad un film come “L’esorcista” che molti ritenevano all’epoca meritasse l’Oscar come miglior film. D’altro canto anche la vittoria de “Il silenzio degli Innocenti” destò qualche controversia.
Parte della critica riteneva questa pellicola di Demme malriuscita e ridicola e ,per alcuni, tenuta in piedi dalla bravura dello stesso regista. Anzi per altri critici è Demme stesso il responsabile di un film disastroso per un compromesso sbagliato tra mostrare e non mostrare facendo venir meno la perfetta atmosfera di terrore dell’omonimo romanzo di Thomas Harris da cui questa pellicola è tratta. Questo però non ha impedito a questo lungometraggio di entrare nella classifica dei migliori 100 film statunitensi dell’American Film Institute e di essere recentemente restaurato in 4k dal British Film Institute.