Il vice ambasciatore Usa espulso dalla Russia

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Di Redazione Metropolitan

Lo riferisce la Tass. Il vice ambasciatore degli Usa a Mosca, Bart Gorman, il numero due della missione diplomatica statunitense, è stato espulso dalla Russia. Novaya Gazeta spiega che il motivo della decisione non è stato specificato. Secondo Rbk, la misura è stata resa nota poco dopo una visita dell’ambasciatore americano John Sullivan al ministero degli Esteri russo durata circa 15 minuti. Washington valuta misure di risposta, dopo che la Russia ha espulso il vice ambasciatore degli Stati Uniti a Mosca, ha riferito a Sputnik l’addetto stampa dell’ambasciata statunitense, Jason Rebholz.

“Consideriamo le azioni della Russia contro il vice ambasciatore un passo che alimenta le tensioni e valutiamo la possibilità di una risposta. Il vice ambasciatore Gorman aveva un visto valido, è rimasto in Russia per meno di tre anni”, ha rilevato Rebholz.

Secondo la Casa Bianca, la Russia aumenta la sua presenza sul confine ucraino con almeno 7mila militari. Secondo un alto funzionario della Casa Bianca la Russia può invadere l’Ucraina “in qualsiasi momento” trovando un falso pretesto. Mosca, infatti, avrebbe aumentato la sua presenza sul confine ucraino con almeno “7.000 militari”, alcuni dei quali sono arrivati nella giornata di mercoledì. Ha quindi definito poi “falso” l’annuncio russo di aver ritirato i soldati. La segretaria al Tesoro americano Janet Yellen, intanto, ha affermato che le sanzioni contro la Russia nel caso di un’invasione dell’Ucraina avrebbero delle “ripercussioni mondiali”. “Noi vogliamo che queste sanzioni gravino soprattutto sulla Russia, ma dobbiamo riconoscere che avrebbero anche delle ripercussioni mondiali”, spiega in un colloquio con l’agenzia Afp.

Biden: “Non prevedo alcun colloquio con Putin”

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha affermato di non avere in programma un colloquio con l’omologo russo, Vladimir Putin, mentre rimane tesissima la situazione alla frontiera ucraina. Biden ha inoltre comunicato di aver chiesto al segretario di Stato, Antony Blinken, di intervenire oggi alle Nazioni Unite in merito alla crisi in corso. 

Claudia Di Giannantonio

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