In Aula alla Camera, il nuovo testo sulla prevenzione del terrorismo

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

In arrivo un nuovo testo sulla prevenzione del terrorismo. La commissione Affari costituzionali della Camera ha concluso l’esame degli emendamenti presentati alla proposta di legge contenente ‘Misure per la prevenzione dei fenomeni eversivi di radicalizzazione violenta, includendo i fenomeni di radicalizzazione e di diffusione dell’estremismo violento di matrice Jihadista.

Il testo arriverà in Aula lunedì ed è stato modificato durante l’iter. E’ stato incluso un nuovo articolo che prevede 6 anni di carcere per i soprannominati “lupi solitari” Jihadisti.

In cosa consiste la nuova legge sulla prevenzione del terrorismo

La legge ha implementato l’adozione di misura, interventi e programmi diretti a prevenire fenomeni eversivi di radicalizzazione violenta, inclusi i fenomeni di radicalizzazione e di diffusione dell’estremismo violento di matrice jihadista. La legge favorisce la deradicalizzazione nell’ambito delle garanzia fondamentali in materia di libertà religiosa e nel rispetto dei principi e valori dell’ordinamento costituzionale italiano. Essa include anche il recupero in termini di integrazione sociale, lavorativa e culturale dei soggetti coinvolti, sia per cittadini italiani o stranieri residenti in Italia.

Cos’è la “radicalizzazione violenta”?

La radicalizzazione violenta è un fenomeno che vede persone abbracciare opinioni, vedute e idee che potrebbero portare ad atti terroristici quali definiti dal quadro delle norme europeo.

Quando parliamo di “radicalizzazione di matrice jihadista” ci riferiamo al fenomeno delle persone che, anche se non esiste alcuno stabile rapporto con gruppi terroristici, accolgono comunque ideologie di matrice jihadista che inducono all’uso della violenza e del terrorismo anche attraverso i social o il web.

Dai 2 ai 6 anni di carcere per chi fa uso di radicalizzazione violenta

Chi consciamente e consapevolmente si procura o detiene materiale contenente istruzioni sulla preparazione o sull’uso di congegni bellici micidiali, armi da fuoco o armi pericolose, sostanze chimiche o batteriologiche nocive o pericolose, o qualsiasi altra tecnica o metodo per il compimento di atti di violenza o di sabotaggio di servizi pubblici essenziali con finalità terroristiche, anche se rivolti contro uno Stato estero, un’istituzione o un organismo internazionale, sarà punito con la reclusione da due a sei anni. Non è punibile per chi lo fa con finalità lavorative, di studio o per finalità estranee al compimento di condotte penalmente illecite.

Nasce il centro nazionale sulla radicalizzazione

Sorge il centro nazionale sulla radicalizzazione. E’ istituito presso il ministero dell’Interno il Centro nazionale sulla radicalizzazione (Crad). I componenti del Crad non sono doverosi compensi, gettoni di presenza, rimborsi spese o altri emolumenti. Il centro nazionale predispone annualmente il Piano strategico nazionale di prevenzione dei processi di radicalizzazione e di adesione all’estremismo violento, e anche di recupero dei soggetti coinvolti in casi di radicalizzazione. Nel Crad rientra anche la segnalazione all’Autorità giudiziaria o agli organi della polizia territorialmente competenti dei casi di discriminazione.

Negli prefetture-uffici territoriali dei capoluoghi di Regione sono inclusi i Centri di coordinamento regionali sulla radicalizzazione (Ccr) con la missione di attuare il Piano strategico nazionale. La legge prevede anche l’istituzione del Comitato parlamentare per il monitoraggio dei fenomeni eversivi di radicalizzazione violenta includendo quelli di matrice jihadista. Dal Comitato è richiesta una relazione annuale alle Camere, con cui trasmette e riferisce le attività svolte insieme alle proposte o segnalazioni su questioni specifiche di competenza.

Piano di formazione specialistica per le Forze Armate e della Polizia

E’ stata attuata una formazione specialistica per le Forza armate e le Forze della polizia, includendo interventi anche nelle scuole di ogni ordine e grado, partendo dalle università agli operatori dei servizi sociali e socio sanitari e il personale dei corpi di polizia locale he possono avere programmi specialistici. Sono inoltre anche previsti interventi preventivi in ambito scolastico.

Il piano nazionale che promuove la deradicalizzazione

E’ anche prevista l’implementazione di un piano nazionale per garantire ai soggetti italiani o stranieri detenuti un trattamento penitenziario che promuova la loro deradicalizzazione e il loro recupero ovviamente in parallelo agli obiettivi del Piano strategico nazionale.

10 Marzo

Valeria Muratori

Instagram