In queste ore sono scoppiati decine di incendi nella zona di Chernobyl e gli esperti si dicono preoccupati per l’aumento dell’inquinamento radioattivo nell’aria. La funzionaria Denisova ha spiegato che, attraverso al combustione, i radionuclidi vengono trasportati dal vento su lunghe distanze. Il rischio riguarda tutta l’Europa.

Foreste distrutte e inquinamento radioattivo: pericolo per tutta l’Europa

Erano 31 i focolai che si sono accesi in seguito ai bombardamenti nella zona di Chernobyl, ma non tutti sono stati spenti. Nelle zone accanto alla centrale nucleare, sono già andati a fuoco oltre 10 mila ettari di foreste. Tutti questi incendi non solo stanno distruggendo importanti foreste, ma gridano anche l’allarme, poiché hanno provocato un aumento dei livelli di inquinamento radioattivo dell’aria.
Questa la notizia riportata dalla commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino, Lyudmila Denisova. Tuttavia spegnere gli incendi è impossibile, perché la zona è sotto il controllo delle forze russe. 
Il rischio radiazioni rimane, e non solo per Ucraina e Bielorussia, ma per tutta l’Europa. A causa del clima ventoso e secco, l’intensità e l’estensione degli incendi aumenteranno, portando ad incendi su larga scala che non sarà affatto facile tenere a bada.

Il terreno attorno a Chernobyl è ancora altamente rischioso

E’ dallo scoppio della guerra in Ucraina, che l’attenzione si è concentrata anche su Chernobyl, dal momento che il terreno abbandonato attorno alla zona, è considerato ancora altamente rischioso, dal disastro nucleare del 1986.
Ci sono ancora componenti radioattive nell’area e nel suolo, che possono diffondersi facilmente con la quello che sta accadendo al momento. Queste fiamme possono raggiungere gli impianti di stoccaggio del combustibile nucleare esaurito e gli impianti di stoccaggio dei rifiuti nucleari situati nella zona di Chernobyl. Il rischio è alto, e la Denisova ha fatto quindi appello all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) affinché invii aiuto per spegnere i focolai.
Una situazione che può migliorare solo con l’immediata evacuazione del territorio da parte delle truppe russe. Perciò la Denisova si è appellata ancora una volta all’Europa per far pressione sulla Federazione Russa affinchè pongano fine all’aggressione.

Eppure, i livelli della radioattività nelle zone della Russia confinanti con l’Ucraina non sarebbero aumentati. Questo è quanto riporta il Rospotrebnadzor, il servizio federale russo di controllo sulla protezione dei consumatori e del benessere di Mosca. Nonostante l’allarme ucraino lanciato da poco, «Il monitoraggio indica che i livelli di radiazione rimangono stabili in Russia».

Beatrice D’uffizi

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