
Nel giorno che ricorda l’orrore dell’olocausto e dello sterminio del popolo ebraico da parte della Germania nazista, arriva la notizia di un altro orrore. In India, due genitori hanno brutalmente ucciso le loro due figlie nella folle convinzione che queste sarebbero, poi, resuscitate.
Genitori uccidono le figlie. La tragedia
Della tragedia, avvenuta domenica scorsa nella città di Madanapalle, ne hanno parlato i più importanti giornali indiani. Dalla ricostruzione dei fatti, da parte della polizia indiana, si scoprono particolari inquietanti. Infatti i coniugi V Padmaja e V Purushotham Naidu hanno picchiato brutalmente, a colpi di spranga, le loro figlie Alekya, di 27 anni e Sai Divya, di 22 anni, per poi, finirle a coltellate. Sono stati i vicini della coppia, spaventati dalle grida delle giovani, a dare l’allarme ed a chiamare la polizia. Quando sono arrivati i soccorsi, le ragazze erano distese in terra, senza vita.
La sconcertante motivazione
Come non bastasse l’orrore provocato da questo duplice, efferato delitto, a rendere ancor più tragico l’evento, è la motivazione che ha indotto all’omicidio il padre e la madre delle ragazze ha destare sconcerto. Alla polizia i genitori hanno raccontato che sentivano delle voci che li spingevano a compiere questo sacrificio umano, perché, comunque, di lì a poco, le ragazze sarebbero risorte. Da quanto riferito dalla polizia, i due genitori erano talmente sicuri che entro la mezzanotte le due ragazze sarebbero risorte, che hanno anche opposto resistenza al momento del loro arresto. Saranno entrambi sottoposti a perizia psichiatrica.
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Stefano Vori