Indiana Jones è un iconico personaggio noto per le sue imprese avventurose alla scoperta di antichi manufatti. Nato dalla mente di George Lucas, l’archeologo Indiana Jones ha anche il merito di aver fatto avvicinare diverse persone alla materia. Non dimentichiamo, però, che i quattro film (che a breve saranno cinque) si prendono una certa libertà. Quanto c’è di accurato dal punto di vista archeologico nei film di Indiana Jones? Risponde l’esperta in un’intervista con Vanity Fair.

Indiana Jones insegna archeologia.
Photo credit: dal web

L’archeologa commenta il lavoro di Indiana Jones

La dottoressa Alexandra Jones (sì, ha lo stesso cognome del caro Indy), fondatrice e CEO dell’organizzazione Archaeology in the Community, ha raccontato quanto è accurata la parte archeologica nei film con protagonista Harrison Ford.

Probabilmente una delle scene più ricordate di tutti i film è la prima in I predatori dell’arca perduta. Qui il protagonista sostituisce il prezioso artefatto con un sacchetto di ugual peso ed evita tutte le trappole. Ecco la reazione dell’esperta:

“A seconda del sito, delle diverse culture e delle persone che lo hanno realizzato, sono stati creati diversi meccanismi che vengono messi in atto per preservarlo. Quindi, se pensiamo alla Cina, l’Imperatore, costruendo la sua tomba ha effettivamente realizzato migliaia di soldati. L’idea era che nella morte questi soldati lo avrebbero effettivamente protetto da chiunque cercasse di venire a dissacrare o disturbare questa tomba. Quindi sono mostrate le cose che storicamente sono state fatte, ma non nella misura in cui vediamo in questo film.”
Alexandra Jones

Indiana Jones nella scena iniziale.
Photo credit: dal web

Quindi, il percorso pieno di ostacoli e trappole mortali che vediamo nel film è decisamente molto più esteso di quanto si potrebbe trovare nella realtà. Un altro aspetto importante che sottolinea la dottoressa riguarda l’etica.

“Mentre questo film è divertente, sembra meraviglioso e tutti noi vorremmo avere avventure come quelle, in realtà non è radicato in nessun fatto. Non è quello che oggi si troverebbe in un sito archeologico. Ciò che sta effettivamente accadendo non è etico ed è qualcosa in cui nessuno di noi si impegnerebbe.”
Alexandra Jones

In effetti, vediamo spesso Indiana Jones che ruba artefatti o che interferisce sullo stato delle antiche rovine. Passando al film L’ultima crociata, l’esperta si trova finalmente d’accordo con il protagonista quando sostiene che l’archeologia si basa più su fatti che verità:

“L’archeologia si dedica alla ricerca dei fatti. Non della verità. Se vi interessa la verità, l’aula di filosofia del professor Tyre è in fondo al corridoio.”

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