Insegne di esercizio, tributi e pagamenti: che cosa c’è da sapere

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Di Redazione Metropolitan

Fino a una superficie complessiva di 5 metri quadri, l’imposta sull’insegna pubblicitaria non deve essere pagata. Come è noto, le insegne di esercizio sono quelle che vengono installate presso i locali commerciali. L’esenzione riguarda non solo le insegne mono-facciali ma anche quelle bi-facciali a bandiera, che vengono installate in perpendicolare rispetto all’edificio in modo da poter essere viste con facilità dagli automobilisti lungo tutti e due i sensi di marcia della strada. Tuttavia, per il computo della superficie, nel caso di un’insegna bi-facciale è necessario sommare i due lati.

Un esempio concreto

Si immagini di avere a che fare con una insegna – a prescindere dal fatto che sia luminosa o meno – bi-facciale con un lato di 2 metri e l’altro lato di 1 metro e mezzo: la sua superficie è di oltre 5 metri quadri e, di conseguenza, l’imposta deve essere pagata per intero. Le due facciate, infatti, hanno una superficie complessiva di 6 metri quadri, e cioè 3 metri quadri per ciascuna facciata (la superficie si calcola con facilità moltiplicando la base per l’altezza). Nel caso in cui questa insegna non fosse stata bi-facciale ma mono-facciale, invece, la tassazione non ci sarebbe stata, dal momento che la superficie totale sarebbe stata di 3 metri quadri. Per citare un altro esempio ipotetico, non si può tassare una tabella con una sola facciata che ha la base di 5 metri e l’altezza di 1 metro.

Il riferimento normativo

Il riferimento normativo a proposito di questa materia è rappresentato dal Decreto Legislativo n. 507 del 1993, e in particolare dal comma 1 bis dell’articolo 17. Tale agevolazione per le insegne pubblicitarie è stata prevista con il decreto legge n. 83 del 22 giugno del 2012 e con la legge di conversione n. 134 del 7 agosto dello stesso anno. Attenzione, però: nel caso in cui l’insegna sia distante dal locale commerciale, l’esenzione svanisce, anche se la sua superficie totale è di meno di 5 metri quadri.

Che cos’è la ICP

L’imposta in questione viene indicata con la sigla ICP e corrisponde all’imposta sulla pubblicità. Per le insegne per le quali è dovuto il pagamento, è necessario controllare le tariffe al metro quadro: una verifica che deve essere effettuata per le insegne di esercizio che hanno una superficie di più di 5 metri quadri e per le insegne non di esercizio, a prescindere dalle loro dimensioni. Le tariffe che sono indicate dal comma 1 dell’articolo 12 del decreto istitutivo del 1993 a cui abbiamo fatto cenno in precedenza, infatti, sono suscettibili di variazioni a livello comunale.

Le insegne luminose

Il discorso è diverso per le insegne luminose. In questa eventualità, infatti, il comma 7 dell’articolo 7 prevede una maggiorazione del 100% della tariffa. Nel caso in cui le dimensioni dell’insegna siano comprese tra i 5 metri quadri e mezzo e gli 8 metri quadri e mezzo, è prevista una maggiorazione dell’imposta che deve essere pagata pari al 50%. La maggiorazione è del 100%, invece, se le dimensioni vanno oltre gli 8 metri quadri e mezzo. Secondo il legislatore, dunque, i messaggi che vengono diffusi attraverso insegne più grandi devono essere considerati più efficaci e, di conseguenza, presuppongono tariffe più elevate.

Come si paga

Per provvedere al pagamento si può fare riferimento al classico modulo di bollettino postale o, in alternativa, effettuare un bonifico. Una terza strada che può essere percorsa è quella del modello F24. I pagamenti possono essere effettuati anche dal computer attraverso il cosiddetto home banking. Per il pagamento con F24, il codice tributo dell’imposta di base è 3964; il codice tributo degli interessi è 3965; il codice tributo delle sanzioni è 3966.

Che cosa fare in caso di primo versamento

Qualora si debba procedere al primo versamento, può essere che ci sia bisogno di fornire la pratica di autorizzazione all’installazione insieme con la ricevuta di versamento. Per i versamenti seguenti, invece, non ci sarà bisogno di fornire la ricevuta al Comune, ovviamente tranne nel caso in cui essa venga richiesta, dal momento che gli uffici bancari o postali comunicheranno i riferimenti dei pagamenti.