Il destino si è compiuto dopo il doppio Euroderby andato in scena nel capoluogo meneghino: l’Inter è in finale di Champions League dopo aver sconfitto i cugini del Milan sia all’andata (2-0 con le reti di Dzeko e Mkhitaryan) che al ritorno (1-0 in virtù della realizzazione di Lautaro Martinez). I nerazzurri sbaragliano con un netto 3-0 totale i rossoneri cogliendo l’ultimo atto che mancava da ben tredici anni, quando la compagine allora guidata da Josè Mourinho aveva alzato al cielo la coppa dalle grandi orecchie dopo aver battuto il Bayern Monaco realizzando, così, il leggendario Triplete. Adesso i ragazzi di Simone Inzaghi si accomoderanno sul divano in attesa di conoscere l’avversario che si troveranno di fronte a Istanbul: Manchester City o Real Madrid? Verdetto che si scoprirà soltanto domani sera.
Inter in finale di Champions League: il ritorno è deciso da Lautaro Martinez

Il compito del Milan era complicatissimo, con il Davolo chiamato a ribaltare nettamente il netto passivo del primo round. Target non raggiunto dai calciatori di Stefano Pioli che, anche in questa sfida, non riescono a far cadere il fortino eretto e comandato da Onana. La prima occasione è per Diaz che calcia un rigore in movimento, ma il tiro è debole e viene inglobato dal portiere ex Ajax. Al 38′ Leao sgasa, entra in area e calcia in diagonale, ma la sfera termina di poco a lato. Un minuto dopo è Maignan a salvare i rossoneri: Calhanoglu batte fortissimo un calcio di punizione a rientrare che viene spizato da Dzeko, il francese è reattivo e disinnesca in angolo. La ripresa è più sgonfia e l’Inter ne approfitta al 74′ con Lautato Martinez che in area calcia fortissimo piegando le mani all’estremo difensore avversario.
Succede poco altro: è la sesta finale della storia per l’Inter che adesso sfiderà la vincente tra Manchester City e Real Madrid (1-1 all’andata) sperando di ripercorrere la storia già scritta a Madrid nel 2010 quando Javier Zanetti alzò al cielo la coppa dalle grandi orecchie dopo aver sconfitto, da capitano, il Bayern Monaco grazie a un super Milito.
(Photo credits: Inter)
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