Il derby della Madonnina si preannuncia pieno di sorprese: Conte pensa a una novità negli undici titolari, mentre Ibrahimovic e compagni proveranno a ottenere tre punti fondamentali in chiave Europa. Tra le perplessità per Handanovic e i dubbi su Eriksen, ecco tutte le novità in vista del match più atteso della giornata.

Derby vuol dire spettacolo, ed è questo che ci si aspetta nel match tra Inter e Milan in programma domani sera a San Siro. I nerazzurri non possono perdere altro terreno in classifica, con la Juventus distante tre lunghezze e la Lazio che insegue. Conte pensa a una novità per inserire Eriksen negli undici in campo e sorprendere il Milan, ancora in dubbio per Ibrahimovic. In porta Conte non potrà contare su Handanovic, costretto alla panchina nel posticipo di domani sera.

Dubbio Eriksen

La posizione di trequartista di Christian Eriksen contro l’Udinese non ha convinto, e Conte non lo ritiene ancora affidabile dal punto di vista tattico per ricoprire il ruolo di mezzala. L’idea iniziale era quindi di schierare un centrocampo a tre, con Brozovic, Barella e Vecino, che darebbe più garanzie e solidità ai nerazzurri. Un’altra possibilità è quella di schierarlo come sotto-punta dietro Lukaku: una sorta di 3-5-1-1 che permetterebbe al danese di avere libertà tra le linee. A farne le spese sarebbe Sanchez, pronto a subentrare e provare a spezzare la partita come a Udine.

La situazione di Handanovic e le altre novità

Samir Handanovic sembra non prenderà parte al match di domani sera: l’infortunio al quinto metacarpo lo costringerà a sedersi in panchina. Conte farà scendere in campo Padelli, che ha fatto una buona prova contro l’Udinese e deve confermarsi in una delle partite più importanti della sua carriera.

Il resto della formazione vedrà in difesa Godin, De Vrij e Skriniar, con Bastoni fuori per squalifica; i dubbi di Conte si concentrano sugli esterni di centrocampo, con Young favorito su Biraghi e Candreva in vantaggio su Moses, per avere più garanzie difensive. Arginare Ibrahimovic e Leao sarà compito difficile per il reparto arretrato nerazzurro, che ha però dimostrato di poter fornire prestazioni di livello.

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