Danza urbana, il teatro come istanza politica

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Di Redazione Metropolitan

“Ammutinamenti nasce da un’istanza politica, dal desiderio di portare la danza fuori dai teatri, nelle strade e nelle piazze, a contatto con le persone. Volevamo sdoganare l’immagine patinata di danza come arte accessibile solo  a teatro, pagando il biglietto, e farne un’esperienza alla portata di tutti. Abbiamo iniziato vent’anni fa in un paesino in provincia, Alfonsine, in un museo della seconda guerra mondiale, perché il teatro lì non c’era, poi sono iniziati gli spettacoli in mezzo alle persone, al mercato, davanti ai bar”.

FESTIVAL AMMUTINAMENTI (PHOTO CREDITS CANTIERI DANZA)

Torniamo a parlare del festival “Ammutinamenti”, ormai ai nastri di partenza, con Selina Bassini, presidente dell’associazione  Cantieri, che racconta come è nato il progetto di danza urbana e d’autore a Ravenna, arrivato quest’anno alla sua ventesima edizione, al via dall’8 settembre.

SELINA BASSINI E GIULIA MELANDRI ALLA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE (PHOTO CREDITS CANTIERI DANZA)

Dai palcoscenici improvvisati tra i reperti bellici alla metamorfosi di un’idea di teatro-danza innovativa, che oggi ha tra i suoi fiori all’occhiello le Prove d’autore. “20 anni fa i teatri erano inaccessibili alla coreografia di danza contemporanea – spiega ancora Selina, insieme a Giulia Melandri, giovane new entry nella direzione artistica dell’evento –.

FESTIVAL AMMUTINAMENTI (PHOTO CREDITS CANTIERI DANZA)

Oggi, grazie a questo  progetto, ogni anno, per 10 giorni, tre compagnie di ballo di formazione accademica lavorano con coreografi di danza contemporanea”.  Un’intuizione, quella di Ammutinamenti, che ha anticipato i tempi e che  oggi, continua Selina, trova riscontro in una tendenza consolidata, come si è visto anche al recente festival di Rovereto. Tra le partnership 2018, oltre alla storica Toscana Junior di Cristina Bozzolini che per prima ha aderito, nel 2014, e che sarà di scena sabato 15 settembre alle 22.15 alle Artificerie Almagià insieme al coreografo Daniele Albanese, anche il Balletto di Roma di Francesca Magnini e la MM Contemporary Dance Company di Michele Merola.

FESTIVAL AMMUTINAMENTI (PHOTO CREDITS CANTIERI DANZA)

 

I primi insieme ad Andrea Costanzo Martini, sempre il 15, ma al teatro Rasi, alle 19, e gli altri la sera prima, il 14 settembre alle 22.15,  alle Artificerie. “Un percorso iniziato come grande laboratorio – racconta Selinadove chi usciva dall’accademia poteva sperimentare percorsi inediti della coreografia e che ha permesso l’evoluzione  della rassegna che da danza urbana è diventata  anche d’autore, ospitando coreografi  di fama nazionale ed europea”.

FESTIVAL AMMUTINAMENTI (PHOTO CREDITS CANTIERI DANZA)

Così come anche le originarie “incursioni” negli spazi urbani si sono strutturate sempre di più, tanto che “gli autori oggi lavorano su un doppio binario, quello del teatro e quello pensato per luoghi come musei, biblioteche, autobus, stazioni”.  La selezione dei coreografi, spiega Giulia, è curata dal Network Anticorpi XL, nato nell’ambito di Canteri, nel 2006, per sviluppare collaborazioni con gli operatori del settore, che nel giro di pochi anni ha assunto una valenza prima regionale e poi nazionale, mettendo in rete i vari circuiti, dai festival ai teatri di tradizione,  che oggi raccoglie   37 operatori di 15 regioni.

FESTIVAL AMMUTINAMENTI (PHOTO CREDITS CANTIERI DANZA)

Anche per i nuovi talenti è il Network a selezionare tra coreografi con meno di 5 anni di produzione. Oltre 100 quest’anno le candidature, con progetti artistici e video, 13 i ragazzi scelti, provenienti da tutt’Italia, in scena dal 13 al 15 settembre alla Artificerie e nella biblioteca Classense, che si alterneranno agli artisti già affermati: Aristide Rontini, Luna Cenere, Daria Menichetti, Greta Francolini, Giuseppe Vincent Giampino, Sara Pischedda, Arianna Rodeghiero, Sara Sguotti, Stellario Di Blasi,  Daniele Salvitto e Federica Francese, Sabrina Fraternali, Gennaro Andrea Lauro.

Per info: www.festivalammutinamenti.org

Anna Cavallo