Isabel Allende, quando il realismo incontra la magia

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Di Stefano Delle Cave

Benvenuti nell’universo femminile di LetteralMente Donna. Faremo un viaggio tra Cile e America alla scoperta di un’autrice straordinaria. Parleremo di realismo, magia, passione e femminismo. Abbiamo dedicato la puntata di oggi a Isabel Allende

“Non invento i miei libri: saccheggio storie dai giornali o ascolto con orecchio attento le vicende degli amici. Ad esempio, Il piano infinito è la storia di mio marito… Da questi spunti poi i miei personaggi emergono da soli, con naturalezza”.

È una dichiarazione di Isabel Allende che dimostra quanto sia importante la componente autobiografica e realistica nei suoi romanzi. Basti pensare all’opera più famosa della Allende intitolata “La casa degli spiriti” che è nata come una lunga ed ultima lettera scritta al nonno centenario rimasto in Cile dopo il golpe di Pinochet e che stava morendo. Un altro esempio simile lo si può ritrovare in “Paula” scritto come omaggio alla figlia morta per una grave e rara malattia. Sono opere che dimostrano quanto il punto di partenza per la scrittura dell’Allende sia un fatto di vita vissuto.

Il ruolo della donna e lo stile narrativo di Isabel Allende

Isabelle Allende, fonte swissinfo.ch

Nei romanzi di Isabel Allende, come si evince ad esempio dalla sua ultima opera intitolata “Violeta”, la donna assurge ad un ruolo fondamentale. Sono donne passionali, sensuali e forti le protagoniste dei suoi romanzi che , come da lei stesso dichiarato, si contrappongono a personaggi maschili più controllati e tranquilli. Il tutto in uno stile narrativo di derivazione giornalistica dove in una prosa altamente fruibile si fondono realismo, magia, passione e responsabilità politica e storica. Un connubio che la Allende propone non dimenticando di adoperare un certo umorismo. Un fatto che la aiuta ad avere una visione alternativa delle storie proposte. È un mix questo che l’ha portata ad avere successo non solo nel romanzo autobiografico ma anche in quello per ragazzi e quello storico di cui ricordiamo “Ines dell’anima mia” dedicato alla storia di Ines Suarez, la prima donna spagnola ad arrivare in Cile.

Stefano Delle Cave

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