Isole Fær Øer: calcio e mitologia per cominciare l’ascesa

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Di Redazione Metropolitan

Le Isole Fær Øer hanno cominciato da qualche anno a fare punti con la nazionale, il campionato è comandato dai nuovi giovani.

Isole Fær Øer, cultura, mitologia e calcio in luoghi al limite della vivibilità. Campi in mezzo agli scogli, burrasche e freddo, nonostante questo il movimento calcistico faringio cresce di anno in anno. Circa 3/4 anni fa le squadre del campionato nazionale hanno deciso di puntare sui giovani, già a 16 anni si gioca con i grandi.

Isole Faer Oer: tra storia e mitologia

No, non c’è alcuna nazione che è misteriosa quanto le Isole Fær Øer. Antichi scavi danno notizie di abitanti in quei luoghi, già nel 300, ma è quasi impossibile sapere chi fossero esattamente.

La posizione geografica dell’arcipelago, consente alla nazione di avere particolarità assolute, su tutte ne esiste una riguarante il giorno e la notte. Sappiamo tutti perfettamente che nel profondo nord, l’inverno è completamente coperto dal buio perenne, giorno e notte non esistono. Le isole faringe però, da gennaio in poi cominciano ad accumulare minuti di sole alla velocità record di 7 minuti al giorno, fino a giugno. Si, perchè a giugno esiste la giornata del sole perenne, dove il sole dura praticamente 24 ore.

Non è l’unica mitica caratteristica, perchè data la sua conformazione, nessun punto, nessun posto delle isole, dista più di 5 chilometri dalle coste. Queste meravigliose isole ospitano la bellezza di 80 diverse nazionalità, nessuno come loro. Questo è un processo inziato secoli fa, ma solo la Seconda Guerra Mondiale ha visto la bellezza di circa 170 matrimoni tra donne faroesi e soldati britannici.

Ben più alto invece è il numero delle specie di uccelli osservati sulle isole, che supera di poco i 300. Molti pensano che l’uccello nazionale delle Isole Fær Øer sia la pulcinella di mare, il cui numero di esemplari sulle isole supera di ben 10 volte quello delle persone, ma in realtà è la beccaccia di mare.

Le maggior parte della popolazione faringia è di etina faroese, di origine scandinava e celtica. Nelle isole si parla correntemente il faroese o feringio, ma tutti parlano il danese e l’inglese .

Isole Fær Øer
Una veduta delle Isole Fær Øer. Credit: siviaggia.i

I troll

Una delle leggende più famose delle isole Faroe è la leggenda di Kópakonan, che letteralmente significa la donna delle foche. Un tempo si credeva che le foche fossero esseri umani che cercavano volontariamente la morte nell’oceano e ai quali, una volta all’anno durante la tredicesima notte, gli veniva permesso di venire sulla terra, togliere la pelle e divertirsi come esseri umani, ballando e divertendosi.

Poco distante da Mikladalur, si trova il villaggio di Trøllanes, collegati tra loro da un tunnel che passa attraverso le montagne. L’attrazione principale di questa zona è il faro di Kallur, ma dietro al nome del villaggio di Trøllanes si cela un’altra curiosa leggenda.

Come succedeva al vicino villaggio di Mikladalur, anche Trøllanes ogni dodicesima notte riceveva la visita di strane creature misteriose. Tuttavia però, anziché da simpatiche foche, Trøllanes veniva raggiunto da cattivi Troll. Ogni anno, questa invasione costringeva la popolazione di Trøllanes a fuggire nel vicino villaggo di Mikladalur per salvarsi dalla furia dei Troll.

Il gigante e la strega

Una leggenda narra che all’interno del lago Sørvágsvatn, sull’isola di Vágar, vive Nykur, uno spirito acquatico in grado di mutare forma e che spesso assume la forma di un cavallo bello e docile. Con queste sembianze, Nykur attira verso di se la vittima per poi, una volta assicuratosi che la vittima non possa più scappare, afferrarla e trascinarla verso la morte sul fondo del lago.

Un altro racconto dice che i giganti che vivevano in Islanda fossero gelosi delle isole Faroe, così una notte Risin (il gigante) e Kellingin (la strega) arrivarono alle isole Faroe per catturarle e tirarle letteralmente verso l’Islanda. I due lavorarono tutta la notte per legare una corda, prima attorno alla cima di una montagna, che si ruppe, e poi attorno alle isole.

Stanchi per l’enorme sforzo, i due giganti non si resero conto del tempo che passava e non si resero conto che il Sole, i cui raggi li avrebbero trasformati in pietra, stava iniziando a sorgere. Così il Gigante e la Strega tentarono di tornare rapidamente verso l’Islanda, ma senza riuscirci. Così vennero pietrificati e rimasero bloccati per sempre sulle isole Faroe, guardando con nostalgia verso la loro casa.

Risin og Kellingin sono oggi formazioni rocciose situate vicino al villaggio di Eiði, osservabili sia dal villaggio sia dalla spiaggia di sabbia al di fuori di Tjørnuvík, nel nord dell’isola di Streymoy.

Il calcio e i risultati nelle Fær Øer

Negli ultimi anni la nazionale maggiore ha cominciato a conquistare qualche punto, ma la prima vittoria risale all’esordio ufficiale. Il 12 settembre del 1990 (qualificazioni ad Euro 1992), una formazione di soli dilettanti sconfisse l’Austria, ben più quotata, per 1-0 con gol di Torkil Nielsen.

Isole Fær Øer
Rógvi Baldvinsson festeggiato dai compagni dopo il gol vittoria contro Malta di martedì sera. Credit: Bjarni Enghamar (fsf.fo)

Successivamente all’ingaggio dei calciatori faroesi da parte di club scandinavi professionistici, il livello generale della nazionale è salito gradualmente. I primi risultati di rilievo furono i 6 punti ottenuti contro San Marino nel 1995 nelle qualificazione ad Euro 1996. Nel 1997 invece gli stessi punti furono ottenuti contro Malta con un doppio 2-1 (qualificazioni FIFA 1998).

Nei primi anni del nuovo millennio arrivarono pareggi di alto livello contro Scozia, Bosnia Erzegovina e Lituania, tutti per 1-1, nelle qualificazione ad Euro 2000. Nel 2001 arrivò il risultato più alto nelle qualificazione ai mondiali in Giappone e Corea del Sud. La doppia vittoria con il Lussemburgo (2-0 e 1-0) e il pareggio al Tórsvøllur contro la Slovenia per 2-2, permise alle Fær Øer di chiudere il girone con 7 punti.

Il risultato venne migliorato tra il 2004 e il 2005 nelle qualificazione ai mondiali di Germania 2006. Gli scandinavi sconfissero il Lussemburgo per 4-2, ottenne una doppia vittoria contro il Kazakistan per 2-1 e 3-2 e pareggiò contro Cipro, portandosi a casa 10 punti.

Nelle ultime qualificazioni ai mondiali del 2018, si ritrovò seconda nel girone con 4 punti dopo due giornate, grazie al pari contro l’Ungheria e la vittoria per 2-0 contro la Lettonia. Nelle qualificazioni ad Euro 2016, le Fær Øer ottennero un risultato di lusso, battendo al Karaiskakis nel Pireo, la Grecia di Claudio Ranieri per 1-0. Al ritorno al Tórsvøllur, il risulato fu bissato con un 2-1 costato la panchina al tecnico romano.

La vittoria fece stabilire alla nazionale faroese un record assoluto; nessuna nazionale aveva mai battuto un’altra nazionale che nel ranking FIFA era 169 posizioni più avanti di lei.

Ricorsi storici e l’Italia

Nel 2008 le Fær Øer affrontarono nuovamente l’Austria in competizioni ufficiali, durante le qualificazioni al Campionato mondiale del 2010. L’11 ottobre 2008, il risultato fù diverso da 18 anni prima, 1-1; il gol del momentaneo vantaggio lo siglò Bogi Løkin, figlio di uno dei giocatori del match d’esordio vinto per 1-0.

La nostra nazionale non è stata mai battuta dalle Fær Øer, ma nel 2007 gli scnadinavi ottennero due risultati di grande prestigio contro i campioni del mondo in carica. Nell’andata giocata a Tòrshavn, il risultato vide prevalere gli azzurri con un risiscato 2-1. Nel finale, dopo il gol di Rògvi Jacobsen, i padroni di casa andarono vicino al pareggio, rischiando di ottenere un risulato storico. Ancora Jacobsen segnò il gol della bandiera nel 3-1 con cui l’Italia, soffrendo, ebbe la meglio sui faroesi.

Due risultati importanti che, nonostante le sconfitte, diede coraggio ad un movimento in ascesa.

Isole Fær Øer
I ragazzi e lo staff tecnico durante i festeggiamenti per la qualificazione agli Europei di categoria, nel post – partita. Credit: fsf.fo

L’Under 17 e gli europei

Il risulato più grande per le Fær Øer è stato però raggiunto dalla nazionale Under 17 esattamente tre anni fa, quando i giovanotti di Áki Johansen si qualificarono agli europei di categoria del 2017 in Croazia, uscendo poi al primo turno. Un risultato storico e prestigioso che la federazione faroese spera di ripetere al più presto, grazie al grande lavoro di tutti i club delle Fær Øer.

Nel frattempo la nazionale maggiore sta crescendo, anche grazie alla contemporanea maturazione di questi stessi ragazzi, provando a puntare a portare a casa una qualificazione ai prossimi europei itneranti. Proprio martedì è arrivata la prima vittoria nel girone contro Malta, permettendo alla formazione di Lars Olsen di lasciare l’ultimo posto nel girone, proprio ai danni di Malta.

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