Nuovi dati Istat sull’occupazione lavorativa in Italia: lavoratori in aumento

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Di Redazione Metropolitan

Dopo un periodo travagliato per la instabilità socio-politica, buone notizie giungono, invece, dal fronte dell’occupazione lavorativa.
L’Istat ha infatti pubblicato i nuovi dati riguardo alla situazione lavoro in Italia registrata nel mese di Aprile.

Secondo i dati Istat, il tasso di disoccupazione ad Aprile rimane lo stesso rispetto a quello di Marzo: “Dopo i livelli massimi della fine del 2014, la disoccupazione è tornata sui livelli della seconda metà del 2012” – ha reso noto l’Istat.
Tuttavia, qualche lieve variazione, in positivo, è stata registrata riguardo alle persone in cerca di lavoro. Secondo i dati Istat, rispetto al mese di Marzo, lo 0.6% di persone in più si è messo in cerca di un’occupazione; lo 0.8% in più rispetto all’anno scorso, equivalente a ben 24.000 persone in più. Il numero dei disoccupati è di 2 milioni 912 mila.

Ad Aprile registrato il record di occupazione dal 1977

Positivo, invece, quanto registrato dall’Istat circa i lavoratori occupati. Secondo l’ultima analisi, ad Aprile è stato segnato il record storico di occupazione, pari a 23 milioni e 200 mila di persone, migliorando, seppure di poco, i numeri risalenti al 2008, prima della crisi economica e del mondo del lavoro.
Come spiega l’Istat, il picco positivo fa riferimento alle serie storiche disponibili a partire dal 1977. Nel frattempo, però, è da segnalare che la composizione della compagine lavorative è cambiata: ci sono molte più donne, lavoratori anziani e lavoratori a tempo determinato (che contribuiscono a determinare una maggiore precarietà del lavoro).

Per quanto riguarda i più giovani, la categoria più fragile dei lavoratori, anche qui i dati sono negativi. Per i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 24 anni, infatti, ad Aprile si registra un tasso di disoccupazione giovanile pari al 33,1%, dello 0.6% più alto rispetto al mese precedente. Rispetto all’anno precedente, invece, si assiste ad un calo della disoccupazione giovanile del 2.5%.

Questi i dati registrati dall’Istat nell’ultimo periodo, frutto anche delle, poche, manovre attuate dall’ultimo governo. All’alba della nuova legislature e del recentissimo esecutivo si auspica che nei prossimi mesi la situazione possa continuare a migliorare.

Di Lorenzo Maria Lucarelli