La storia di Ivan Praticò, in arte IvanStyle1

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Di Redazione Metropolitan

Ivan Praticò, un ragazzo della periferia di Milano che per una fortuita casualità, ha trovato il lavoro della sua vita, la sua passione e il suo talento e ne ha fatto una carriera magnifica.

Signor Ivan, mi racconti un po’di lei

Mi chiamo Ivan Pratico’, ho 32 anni e sono un parrucchiere consapevole. Nato con questa vocazione scoperta all’età di 15 anni per caso, quasi per gioco. Vi racconto la mia strana storia: ero un ragazzo di periferia; un ragazzo qualunque della periferia di Milano, un quartiere dove è difficile emergere. In quel luogo, uno dei talenti maggiori era esser un bullo o esser bullizzato. Lì dove dovevi fare a spallate, era facile sbagliare amicizie ma io ero diverso. Avevo un talento ancora nascosto ma che appena l’occasione giusta si fosse prostrata, non avrei aspettato ad uscire allo scoperto.

Dopodiché, cosa successe?

Nello stesso anno, ancora 15enne, frequentavo la Itsos ovviamente perché lo frequentavano tutti e andava di “moda”. Un’amica dell’epoca ricevette un tagliandino in Duomo a Milano, da alcune PR. In questo tagliando si sponsorizzava l’apertura di un super salone di parrucchieri in San Babila.  Veniva omaggiato un colore per provare questo nuovo salone firmato Compagnia della bellezza (noto Franchising di parrucchieri). Arrivò il giorno dell’appuntamento per la mia amica e come promesso la accompagnai. Arrivammo in questo salone in San Babila; io, povero ragazzo di periferia, mi sentivo a disagio ma qualcosa scattò in me: vedevo quei parrucchieri lavorare con grande enfasi e mi trasmisero una positività incredibile. Difatti mi affascinarono vedendo che i capelli delle donne diventavano bellissimi.

Cosa provò in quel momento?

Ero incuriosito, emozionato ed entusiasta. Posso dire che ero drogato da tutta quella bellezza. I capelli e le donne, un mondo nuovo e meraviglioso! Come per magia una lavoratrice del salone mi guardò e mi disse: “Ma tu fai il parrucchiere?”. Ed io: “No no signora ho solo accompagnato la mia amica per il colore”; lei replicò: “Mah ! Strano hai proprio la faccia da parrucchiere tu!!!”. Ero colpito da quell’affermazione così forte che le dissi : “Guardi signora so usare bene le mani ma per smontare motorini!”. Lei, ridendo, mi disse: “Allora sei un artigiano lo sai? Lo sai che qui stiamo cercando nuove leve da crescere?”. Totalmente inerme, le chiesi “Cosa dovrei fare?”. La signora, con un tono amorevole disse: “Vedi quel ragazzo lì ? È il titolare, parla con lui e vedrai che gli piacerai”.

Fece questo grande passo?

Paralizzato e spaventato, riflettei e pensai che stavo per entrare in un mondo più grande di me, diverso dalla mia periferia, avevo paura e quasi rifiutai a me stesso questa idea. Mia madre, quando arrivai a casa e le raccontai l’accaduto mi disse:“Figlio mio, devi studiare il mestiere del parrucchiere, non ti porterà dove un buon percorso scolastico può portarti”, madre saggia, con esperienza, ma apprensione per il proprio figlio. Io le dissi di ascoltarmi e che ero disposto a mollare tutto: la scuola, gli amici la periferia. Mi promisi che non l’avrei delusa. Lei accettò.

Quali studi, pratiche e lavori effettuò?

Feci la gavetta per i primi anni ma volevo emergere. Allora iniziai dal basso; Studiai molto con vari corsi di formazione e iniziai a crescere. Studiai molto con vari corsi di formazione e iniziai a crescere. Volevo tagliare ed essere uno stilista del capello. All’ epoca il marchio registrò attraverso i numeri dei saloni affiliati in Italia, che io avevo più clienti tra tutti i giovani collaboratori dei saloni a marchio. Un altro traguardo raggiunto intorno ai diciotto anni. Da lì iniziai a partecipare a eventi più importanti come sfilate di Pret a Porter a Milano, seguendo stilisti del calibro di Lorenzo Riva per le spose, Enzo Miccio, Blumarine, Krizia, fio couture e altri stilisti emergenti e non.. crescevo e mi affermavo.Da lì a poco coronai il mio sogno aprendo i miei primi due saloni a soli venticinque anni,in zona Duomo e zona Moscova.

Negli anni a seguire come si è sviluppata la sua carriera?

Negli anni a seguire, ho avuto tante bellissime esperienze oltre alla moda: ho conosciuto artisti del calibro di Fedez, Ultimo, Darkpologang, Luna Melis, Caterina Balivo, Massimo Lopez e altri personaggi incontrati nel mio cammino. Molti di loro sono a Roma ma se capitano a Milano passano a trovarmi per una “rinfrescata” al taglio

Ad oggi, cosa lo spinge ad andare ancora più avanti?

Oggi ho trentadue anni e nel 2019 ho aperto il terzo negozio. L’obiettivo è quello di creare un mio brand personale con pochi negozi ma in ULTRA HD e crescere nuove leve appassionandole, tirando fuori il loro potenziale. Ad oggi, ho dieci collaboratori, una squadra straordinaria. Mi ritengo un ragazzo felice di aver CREATO LA MIA FORTUNA SOLO CON LE MIE FORZE. Non smetterò mai di amare le donne e i loro capelli, sono fonte di ispirazione e arte allo stato puro. Mi guardo indietro e vedo ancora quel ragazzo di periferia arrivato dal niente con alle spalle una famiglia povera come tante che è diventato un piccolo imprenditore che crea bellezza CONSAPEVOLE.

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